Ex presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, nonché presidente della Regione Puglia dal 2005 al 2015, Nichi Vendola ha oggi voluto celebrare il Pride Month, aggiornando la propria immagine copertina Facebook con una bandiera rainbow.
“Il mese di Giugno è il Pride Month“, ha scritto Nichi. “Pride, cioè orgoglio, cioè fine dell’era della colpa, della vergogna, della paura, del silenzio, del pregiudizio, della clandestinità. Dopo i roghi, i lager, il filo spinato, gli elettroshock, gli agguati, gli insulti, gli sputi, dopo una troppo lunga violenza sociale, istituzionale, culturale e confessionale, dopo troppe vite spezzate comincia l’era del pride, della libertà dell’amore, della bellezza delle diversità, del vivere alla luce del sole, del diritto alla felicità per tutti e per tutte. Nessuno potrà più privarci di noi stessi, della nostra dignità, del nostro pride“.
Padre di un bimbo nato tramite gestazione per altri in California e avuto insieme al compagno Ed Testa, Vendola è una colonna del movimento LGBT nazionale. Gay dichiarato dal 1978, fu tra i promotori e fondatori di Arcigay e della Lega italiana per la lotta contro l’AIDS (Lila). Alle elezioni politiche del 1987 venne candidato deputato alla Camera nelle liste del PCI del Lazio. Era uno dei quattro omosessuali dichiarati appoggiati dall’Arcigay e dalla rivista Babilonia. Non venne eletto ma al secondo tentativo, nel 1992, ce la fece, diventando deputato della Repubblica. Da allora è rimasto alla Camera fino al 2005.
Il mese scorso, nell’ambito del processo “Ambiente svenduto” presso la Corte d’Assise di Taranto è stato condannato in primo grado alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per concussione aggravata. Via Repubblica, Nichi ha annunciato che farà ricorso in appello, perché “Le sentenze ingiuste si appellano. Questa non è solo ingiusta, è una barbarie”.
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Fa piacere vedere un Gay che ha "fatto strada " ed avuto successo , per se e la propria famiglia , pero'!