Omofobia in Italia, +9% abusi e violenze e boom sugli adolescenti ai tempi del Covid-19: i dati Gay Help Line

Preoccupanti anche i dati della ricerca nelle scuole, dove oltre il 34% degli studenti pensa che l’omosessualità sia sbagliata e il 10% crede sia una malattia, mentre il 27% non vuole un compagno di banco gay.

alessandro zan
4 min. di lettura

Il 17 maggio si celebrerà la Giornata Mondiale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, in Italia ancora oggi purtroppo necessaria, visto il crescente numero di abusi e violenze.

Secondo quanto denunciato da Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line 800 713 713 e portavoce Gay Center, “sono oltre 50 le persone che ogni giorno (oltre 20 mila all’anno), contattano da tutta Italia il nostro servizio Gay Help Line 800 713 713 o la chat Speakly.org per raccontare le discriminazioni e le violenza che subiscono“. Allarmante la crescita avvenuta nel corso degli ultimi 12 mesi: + 9% in generale di abusi e violenze e + 40% tra gli adolescenti durante l’emergenza Covid19 (dal 2 all’8 aprile, campione di 2445 persone). Di questi casi meno di 1 adolescente su 60 pensa di denunciare. Una persona su cinque (17,7%) ha gravi problemi di accettazione e di supporto rispetto alle persone con cui vive, mentre una su tre (30,8%) ha problemi di accettazione e di supporto di media intensità. In generale circa una persona su due (48,5%) ha problemi in tal senso. Una persona su 3 (36,7%) ha subito episodi di discriminazione di media o grave intensità dalle persone con cui vive come battute offensive, isolamento o violenze. Il 15,7% di entità grave. Il 70,4% si sente solo o abbastanza solo, mentre il 55,5% si sente anche depresso o molto depresso.

Sono preoccupanti anche i dati della ricerca nelle scuole dove emerge che su un campione rappresentativo di oltre 1500 studenti, oltre il 34% degli studenti pensa che l’omosessualità sia sbagliata ed il 10% pensa sia una malattia mentre il 27% degli studenti non vuole un compagno di banco gay. Analizzando, invece, gli altri dati di Gay Help Line dell’ultimo anno, su un campione di oltre 20 mila contatti si rivela che:

  1. Incremento del 17% dei ricatti e minacce che raggiunge il 28%, un dato allarmante, che mostra quanto ancora per le persone LGBT dichiararsi comporti forti rischi, come la perdita del lavoro, l’allontanamento dalla famiglia di origine, l’emarginazione e per questi motivi restano vittime di ricatti e minacce.
  2. Incremento del 3% del Mobbing sul lavoro che raggiunge il 15%, un dato dovuto alle inesistenti tutele per le vittime LGBT, in quanto le norme antidiscriminatorie sul lavoro sono di fatto inapplicabili. Questo dato ci evidenzia anche che molte coppie lesbiche e gay unite civilmente decidono di non chiedere il permesso di ferie per l’unione per non dichiararsi ai propri datori di lavoro.

Conclude Marrazzo: “Richiediamo pertanto al Governo, dopo 30 anni, una legge seria contro l’omofobia, come già avviene in molti latri paesi, che renda l’omofobia un reato e dia sostegni concreti alle vittime come case rifugio e centri antiviolenza per rendere possibili le necessarie denunce. Purtroppo ad oggi non sappiamo ancora quale sarà il testo base alla camera, ma tutte le proposte di legge presentate, a nostro avviso, non sono sufficienti a garantire misure certe e concrete di aiuto e supporto alle vittime. Quindi, l’annuncio che la legge va in aula a luglio ci preoccupa molto, che possa essere solo uno specchietto per le allodole.

Report ISOLAMENTO DA COVID-19 E COMUNITA’ LGBT+

COMING OUT // UNDER 18

Per quanto riguarda i giovani under 18 il dato si discosta in maniera importante con il 77,28% che non ha fatto coming out o non lo ha fatto con tutta la famiglia. Di questi ben il 43,21% non ha fatto coming out.

COMING OUT // UNDER 18 // TEMPISTICA

Raddoppia invece la cifra dei coming out avvenuti nell’ultimo mese (COVID-19 month). Il dato relativo a quando è avvenuto il coming out. Il 61,31% ha fatto coming out più di dei mesi fa,il 31,69% da uno a sei mesi fa, il 7% nell’ultimo mese.

ACCETTAZIONE E SUPPORTO // UNDER 18

Allarmante il dato per cui il 38,52% degli under 18 ha gravi problemi di accettazione e di supporto rispetto alle persone con cui vive, mentre il 39,01% ha problemi di accettazione e di supporto di media intensità. Preoccupa fortemente dunque che il 77,53% ha problemi in tal senso.

SOLITUDINE E DEPRESSIONE // UNDER 18

Quattro Under18 su cinque (79%) si sentono soli o abbastanza soli, mentre il 62,05% si sente anche depresso o molto depresso.

ACCETTAZIONE E SUPPORTO // TRANS

Allarmante il dato per cui 38,87% delle persone trans ha gravi problemi di accettazione e di supporto rispetto alle persone con cui vive, mentre il 36,84% ha problemi di accettazione e di supporto di media intensità. Preoccupa fortemente dunque che il 75,71% ha problemi in tal senso.

EPISODI DI DISCRIMINAZIONE // TRANS Under 18

Il 52,08% delle persone trans under 18 ha subito episodi di discriminazione di media o grave intensità come battute offensive, isolamento o violenze. Il 20,83% di entità grave

EPISODI DI DISCRIMINAZIONE // UNDER 18

Il 39,85% degli under 18 ha subito episodi di discriminazione di media o grave intensità come battute offensive, isolamento o violenze. Il 18,82% di entità grave.

SOLITUDINE E DEPRESSIONE // TRANS

Quattro persone trans su cinque (79,37%) si sentono soli o abbastanza soli, mentre il 71,03% si sente anche depresso o molto depresso.

COSA NE PENSANO GLI STUDENTI DELLE PERSONE LGBT (Lesbiche, Gay, Bisex, Trans) DOPO i 30 ANNI?

  1. il 14% degli studenti si identifica LGBT
  2. Di questi solo l’ 1,7 % si dichiara LGBT in classe
  3. Il 34 % considera l’omosessualità SBAGLIATA
  4. di cui un 10% la considera una MALATTIA o un PECCATO
  5. Il 68% pensa che le persone LGBT in tutta la scuola siano fra 0 e 20
  6. Il 27% non vuole un compagno di banco gay
  7. Il 34% ammette di non voler condividere la stanza in gita con un ragazzo gay
  8. Il 69% considera Internet pericoloso per le persone LGBT
  9. Oltre il 50% considera le persone LGBT vittime di discriminazione

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