Update ore 17:00: il documento sul vaccino Covid della ASL5 de La Spezia che ha scatenato un putiferio, inserendo gli omosessuali tra “le persone a rischio Coronavirus”, è in realtà ministeriale, come si può ancora vedere dal sito del ministero della salute nell’area dell’Anagrafe nazionale dei vaccini. Tra le “categorie a rischio”, codice 10 dell’allegato 3, “tossicodipendenti, soggetti dediti alla prostituzione e omosessuali“. Si attende una comunicazione ufficiale da parte del ministro Roberto Speranza per questo orrore.
Articolo originale.
È LaRepubblica a denunciare quanto avvenuto all’Asl5 di La Spezia. In uno dei moduli per accedere alla vaccinazione anti Covid-19, infatti, si legge che l’omosessualità sarebbe un “comportamento a rischio”, insieme a “soggetti tossicodipendenti” e “soggetti dediti alla prostituzione”.
Tra le trenta categorie a disposizione, al punto dieci si arriva ai soggetti con “comportamenti a rischio”. Ed è qui che il modulo vira gratuitamente e incredibilmente verso l’omotransfobia. Paolo Cavagnaro, direttore dell’azienda sanitaria, ha subito ammesso il “chiaro errore, lo riconosciamo, per cui possiamo solo scusarci“.
Ferruccio Sansa, consigliere regionale ligure del Partito Democratico, ha chiesto “alla Regione, ad Alisa e all’Asl5 come sia stato possibile inserire – senza la benché minima evidenza scientifica – l’essere omosessuali nelle categorie di comportamenti a rischio”. “Ci augureremmo che fosse un fake. Per questo abbiamo cercato di chiedere informazioni all’Asl5: dopo 13 telefonate senza risposta, compresi l’ufficio relazioni con il pubblico e il servizio covid-19. Finalmente l’ufficio igiene pubblica e vaccinazioni ci ha risposto: “Sì, conosciamo quel foglio, ma non l’abbiamo fatto noi“. E chi l’avrebbe fatto? Lo scaricabarile, sport olimpico nazionale, è presto iniziato.
Si sarebbe trattato di un errore, ipotizzano dall’Asl spezzina, ovvero di un copia/incolla di “un vecchio documento usato per le donazioni di sangue, quando ancora l’omosessualità era indicata tra i comportamenti a rischio“. Durissimo Alessandro Zan, relatore della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, che via social ha tuonato:
Questa è la classificazione di un’azienda sanitaria pubblica. Semplicemente vergognoso, intollerabile e oltraggioso e dà la misura di quanta strada ci sia ancora da fare contro il pregiudizio e lo stigma. Le scuse dei vertici aziendali non bastano, non è semplicemente “un errore”: ora è necessario capire perché è accaduto e come è accaduto. I vertici politici di Regione Liguria si assumano le proprie responsabilità e diano risposte immediate.
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha stigmatizzato e condannato “fermamente quanto accaduto in Asl 5, in relazione alla comunicazione, fortemente discriminatoria, per l’accesso alla fase 2 della campagna di vaccinazione anti Covid-19”. Toti “ha dato immediatamente mandato alla Asl5 di ritirare la comunicazione e agli uffici di avviare sun’indagine per individuare le responsabilità e adottare provvedimenti disciplinari”.
Dalla Asl5, dopo ore di bufera politica, le scuse definitive: “Il documento era scaricabile sulla nostra rete intranet, a disposizione dei nostri operatori sanitari impegnati sull’anagrafe vaccinale. Operatori che devono interrogare chi si trovano a gestire, ma non possono certo farlo con questi riferimenti, con classificazioni che evidentemente nella nostra cultura non sono corretti. Si tratta di un errore, punto, per cui chiedere scusa e rimediare con l’elaborazione di un nuovo modulo“.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
1)Repubblica in questo momento scrive che il modulo asl deriva dal ministero della salute che l'avrebbe revisionato ed approvato nell'ottobre 2020. 2)Non mi piace buttare tutto in politica, questa è una delle tipiche "malattie" italiane. Nessun ministro può controllare tutto, quindi bisogna procedere con senso della realtà nell'attribuire e valutare le responsabilità politiche, se no facciamo come i leghisti che attribuiscono ogni reato commesso da un migrante alla responsabilità politica del ministro degli interni, quando tale ministro è della sinistra. Lo stesso giochino lo fanno tutti, da dx a sx, il m5s è campione in questa roba. Tanto premesso, a)se c'è una responsabilità politica, visto che secondo repubblica si tratta di un modulo del ministero della salute revisionato ed approvato nell'ottobre del 2020, la responsabilità politica è del ministro della salute, che nell'ottobre 2020 era Roberto Speranza, e lo era dal settembre 2019. Ergo quelli che si lamentano di questo modulo, da Italia viva al pd etc, ora vadano a chiedere conto al ministro di Leu, Speranza. Se la "colpa" la si può dare al cdx ligure subito all'attacco, cominciamo a stracciarci le vesti, se invece si scopre che la "colpa" sarebbe di Speranza, finisce a tarallucci e vino? La faziosità è una cosa che in questo paese è di gran moda. b) se c'è una responsabilità "amministrativa", il ministro Speranza la accerti e proceda di conseguenza. c) Compito delle associazioni lgbt sarebbe proprio quello di vedere se il funzionario ministeriale che ha revisionato ed approvato tale modulo sarà sanzionato o meno dal ministro Speranza. Il deflagrare, con tanta animosità, di accuse di colpe politiche è solo un giochino elettorale, siamo spinti a puntare il dito contro l'avversario politico ponendo in secondo piano la responsabilità del funzionario, cioè del nostro concittadino che lavora nella P.A. e che è quello che ha fatto il danno, visto che noi per primi ci prestiamo a questo giochino: è colpa della destra, è colpa della sinistra, quando dovremmo invece chiedere la "testa" del nostro concittadino pagato da noi e che ha fatto questo modulo. Aspetto di vedere se questi paladini dela comunità lgbt arriveranno a chiedere conto a Speranza e se ci sarà un funzionario al ministero punito per questo modulo.
Ancora più squallida la giustificazione, come se si trattasse di un errore grammaticale o di battitura. ahahah Come può essere un errore? Quell'elenco è stato ovviamente ideato da qualcuno, approvato dalla ASL, il testo è stato poi trascritto in digitale con un software, salvato, stampato e distribuito...in tutto questo entrano in gioco diverse persone, nessuno in tutti quei passaggi si è accorto dell'errore?
sono gay passivo ma non che sia uno che da il mio culo a destra e a manca non mi piace che venga considerato persona a rischio perché gay!
siamo nel 2021 queste cose le dicevano ai tempi di Mussolini e Hitler non mi va essere considerato come un prostituto che frequenta i prostibuli