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OMOSESSUALITA’ FAMIGLIARE

Nel libro di Piersandro Pallavicini "Madre nostra che sarai nei cieli", la storia di un etero poco convincente in un romanzo avvincente ma imperfetto. Con colpo di scena finale.

OMOSESSUALITA' FAMIGLIARE - pallavicini2 - Gay.it
3 min. di lettura

Non fatevi spaventare dalla quarta di copertina che qualcuno (l’editore o l’autore stesso) ha scritto per attirare pubblico ma che in realtà fa venire voglia di non aprirlo nemmeno questo libro. Invece il romanzo di Piersandro Pallavicini "Madre nostra che sarai nei cieli" (Feltrinelli 2002, Euro 13,50) cattura subito l’attenzione per lo stile originale. Si narra di Mario Provera, un milanese che appare nevrotico anche per il modo in cui lo scrittore gli fa raccontare il mondo che lo circonda. La scrittura è molto efficace a esprimere lo stress e il nervosismo di un professionista di successo in una città competitiva come Milano. Una tensione che egli scarica sulle persone che lo circondano. Il fratello e la cognata prima di tutti, colpevoli di ostacolare il rapporto col nipote Matteo, un ragazzino verso il quale egli riversa tutto il suo affetto. Ci sono poi la madre e il padre, e anche a loro ha qualcosa da rimproverare: alla madre di vivere al di sotto delle proprie possibilità, al padre di infischiarsene della moglie e dei figli, e la spiegazione di questa incomprensibile latitanza costituirà il colpo di scena che darà la scossa finale a una storia che, alla lunga, risulta un po’ noiosa e priva di emozioni.

OMOSESSUALITA' FAMIGLIARE - pallavicini - Gay.it

Eppure si apprezza il meccanismo del racconto che procede in un alternarsi di situazioni narrate al presente e ricordi dell’infanzia che diventano sempre più vivi a mano a mano che il dramma cresce. La madre si ricovera in ospedale per delle analisi di controllo, ma i medici le scoprono una grave forma di leucemia che la uccide dopo poche settimane. La vita di Mario Provera ricca di lavoro (è un architetto di successo) e di interessi (dirige con altri amici una rivista d’arte di avanguardia) subisce una brusca interruzione. Il protagonista si trova d’improvviso ad affrontare la malattia e la morte della persona a lui più cara, con tutte le dolorose conseguenze personali e familiari che tale evento comporta. I giorni passati accanto al letto della madre gli fanno ricordare quelli trascorsi da bambino in quello stesso ospedale per un male misterioso che i medici dell’epoca fecero fatica a diagnosticare.

Provera ripensa e racconta un po’ della sua infanzia. La casa dove abitava da bambino, l’amicizia con Marco, il suo vicino, col quale aveva sperimentato certi innocentissimi giochi sessuali, le condizioni economiche non proprio agiate dei suoi che si complicarono con la sua malattia. Tra le maglie del racconto si scopre che sua madre per sostenere le spese di degenza del figlio cedette al ricatto del padre di Marco che le prestò dei soldi in cambio di particolari attenzioni che non sfuggirono al marito. Forse questo episodio ha provocato la crisi coniugale e il progressivo allontanamento dei due, tanto che adesso suo padre quasi ignora la malattia della moglie e reagisce con molta freddezza alla sua morte.

Ci dispiacerebbe raccontare il risvolto finale di questa storia, la rivelazione delle ultimissime pagine che sconvolge e indigna il protagonista e lascia il lettore alquanto perplesso di fronte a un romanzo, tutto sommato, imperfetto. Un po’ incerta appare infatti la figura del protagonista, caratterizzato da un linguaggio sopra le righe che ne fa un eterosessuale poco convincente. Il racconto poi si dilunga verso un finale a sorpresa che viene liquidato troppo in fretta. Manca qualcosa che dia un segnale chiaro di come la pensi Piersandro Pallavicini sulla storia che ha appena narrato. Il suo giudizio rischia infatti di coincidere con quello del protagonista che, coinvolto in prima persona dal tradimento familiare del padre, non può che essere impulsivo e violento. Ciò nonostante, il libro si può considerare un buon esempio di letteratura omosessuale, se vogliamo indicare con questa definizione una storia che non tace sugli impulsi omoerotici di alcuni dei suoi personaggi e che racconta, in buona sostanza, una storia di famigliare omosessualità. Pallavicini dimostra se non altro di trattare il tema con intelligenza inserendolo in un contesto di quotidiana normalità e intrecciandolo in una storia (per la verità un po’ romanzata) che non manca di destare qualche riflessione.

Piersandro Pallavicini
Madre nostra che sarai nei cieli
Feltrinelli 2002, pp. 246, euro 13,50

www.feltrinelli.it

di Alberto Bartolomeo

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