Il Padova Pride Village 2021 ha finalmente preso vita e Lorenzo Bosio, suo direttore artistico da anni, è tornato a ricevere insulti social. Non è la prima volta che Lorenzo denuncia l’odio arrivatogli privatamente, ma nelle ultime ore i toni si sono ulteriormente alzati, arrivando ad abbracciare le minacce.
“A me non frega un cazz* di chi sei, se tu denunci o altro“, gli ha scritto un anonimo. “A me frega di dirti che fai vomitare, che tutta la gente grassa è sfigata e aspetta il momento di suicidarsi, come farete tutti. Come si fa a salire sul palco del Village in quelle condizioni… sei degrado, noi vogliamo vedere le cose belle non lo schifo. Spero qualcuno ti faccia male così capisci come fai male tu agli occhi nostri guardandoti… sparati ciccione e piantala di romperci i coglioni, voi siete una minoranza da estirpare… il lardo vi istruisce l’intelligenza. La maggior parte dei gay la pensa come me di voi… infatti non ci sono leggi per combattere la cicciofobia… perché facciamo bene a farlo… prima o poi avrò il piacere raccontarti ste cose a suon di botte“.
Parole deliranti, minatorie, vergognose. “C’è bisogno che in un momento di forte discussione di DDL ZAN attorno a noi, virtualmente e fisicamente, ci cammina vicino questa gente“, ha scritto Lorenzo Bosio su Facebook. “Gente che con una cattiveria continua e stoica, continua a inveire sulle persone. Questi sono i responsabili che stanno dietro alle tragedie che accadano in questo paese. Non ho paura delle botte, ho fermamente il terrore che si moltiplichino questi farabutti da tastiera o non. Non sottovalutiamo e smettiamola di pensare che con la cattiveria (che diventa reato) dobbiamo convivere. NO! FERMAMENTE NO!“.
A Lorenzo, a cui consigliamo caldamente di affidarsi alla polizia postale, la nostra vicinanza.
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