PrEP è l’acronimo di profilassi pre-esposizione dell’Hiv. È un modo per prevenire l’infezione da Hiv assumendo un farmaco prima di avere rapporti sessuali. Viene assunta da chi non ha l’HIV per evitare di contrarre l’infezione. La pillola utilizzata per la PrEP è il Truvada® e le sue versioni generiche, che contiene due farmaci antiretrovirali, tenofovir disoproxil fumarato (TDF) ed emtricitabina (FTC).
Si può prendere con due schemi diversi di assunzione: daily – continuativo, se la mia vita sessuale è piuttosto intensa e ho bisogno di essere sempre protett3, on demand – al bisogno, se ho bisogno di protezione solo di tanto in tanto.
Le persone con vagina possono prendere la PrEP solo continuativamente, poiché il farmaco impiega un tempo maggiore a concentrarsi nella mucosa vaginale e dare quindi protezione.
Ma fare la PrEP è molto di più di assumere una terapia farmacologica che protegge dall’infezione da Hiv. Fare la PrEP vuol dire prendersi cura della propria salute sessuale a 360°, autodeterminarsi e non lasciare nulla al caso.
Iniziare un percorso di PrEP infatti prevede una visita medica con unə medicə infettivologə, l’esecuzione di test di screening ogni 3/4 mesi per tutte le infezioni sessualmente trasmissibili (Hiv, sifilide, epatite C, clamidia e gonorrea), la vaccinazione per epatite A, B e papilloma virus (HPV) e l’esecuzione di esami di routine per controllare la funzionalità renale. In alcuni centri PrEP viene proposto anche un counseling con unə psicoterapeuta. La terapia è molto ben tollerata e non ha particolari effetti collaterali se presa sotto controllo medico.
La PrEP è autorizzata nel nostro paese dalla fine del 2017 ed il farmaco può essere prescritto solo da unə specialista in malattie infettive. Purtroppo non è rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ed il costo di una confezione da 30 pillole della versione generica è di circa 60 euro.
In Italia le persone in profilassi a fine del 2021 erano circa 4000, quasi tutte erano uomini che fanno sesso con uomini (MSM) e vivevano in grandi città come Milano, Roma o Bologna.
A questo punto mi direte: ma se esiste il preservativo che funziona, protegge dall’Hiv e dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili, perché dovrei fare la PrEP?
Secondo alcuni studi l’utilizzo reale, non sempre corretto, del condom ha una protezione totale di circa l’80%. Qualche volta non è disponibile per il rapporto, in qualche caso presi dalla passione possiamo dimenticarci di utilizzarlo o ci fidiamo delə partner, oppure si può rompere.
La PrEP, se presa correttamente, riduce il rischio di infezione da Hiv di oltre il 99%. Nei paesi dove la PrEP è largamente utilizzata è stato riscontrato un drastico calo delle nuove diagnosi di Hiv.
I dati britannici ci suggeriscono che TasP, ovvero la terapia come prevenzione e PrEP siano state responsabili di un calo del 42% delle nuove diagnosi a Londra, dove nel 2020 risultavano in profilassi circa 20,000 persone. Secondo il report di AVAC (Global Advocacy for Hiv prevenction), un numero ancora maggiore di utilizzatori di PrEP è presente in Francia, dove nella sola Parigi dopo l’introduzione della PrEP nel 2017, il numero di nuove diagnosi è sceso del 16%. Entrambi paesi dove la PrEP è fornita gratuitamente dal SSN.
Questo non vuol dire che il condom vada attaccato al chiodo, rimanendo lo strumento più semplice, economico ed efficace per proteggere i nostri rapporti sessuali. Ma è davvero importante sapere che oggi possiamo decidere di proteggerci dall’Hiv anche con la PrEP.
Se vuoi iniziare un percorso di PrEP, puoi trovare l’elenco nazionale dei centri su questa pagina del nostro portale: DOVE PRENDERE LA PREP IN ITALIA
Photo by Abstral Official on Unsplash
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