La conferma dell’arrivo su Discovery Plus della prima edizione di Drag Race Italia, con Tommaso Zorzi, Priscilla e Chiara Francini in giuria, ha terremotato i social, tra entusiasmo, curiosità e scetticismo. E critiche.
Tra quelli che hanno puntato il dito contro la prima storica stagione di Drag Race Italia spicca infatti Pro Vita & Famiglia, autori di un tweet diventato presto virale, tra sfottò e meme.
“Chissà se sono questi i contenuti educativi che vorrebbero imporre nelle scuole con il ddl Zan…”, si sono domandati sui social i fautori del Family Day, buttando nel calderone social la solita vagonata di fake news, qui condite da un incrocio surreale nel suo essere totalmente gratuito e fuori dalla realtà. Detto che nessuno imporrà alcunché nelle scuole, perché se il DDL Zan dovesse essere approvato anche al Senato la giornata contro l’omotransfobia verrà celebrata nelle scuole che lo vorranno, sono le risposte al tweet ad aver fatto centro.
“Ame risp veloce secondo voi chi doveva vincere all stars 2?“, ha replicato Carlos. “Tutti i bambini saranno obbligati a recitare future nostalgia ogni mattina o non passeranno l’anno“, ha proseguito Gabriele. “Tutti i bambini saranno obbligati a conoscere almeno 5 canzoni di Cher a memoria“, ha insistito Simone. “Lezioni di drag così capiremo una volta per tutte perché cavolo usano la colla viola“, ha continuato Sofia, in una vera e propria grandinata di ironici tweet utili a smascherare la ridicola e pretestuosa gratuità di Pro Vita & Famiglia nel criticare una legge di pura e semplice civiltà.
E così pare che in Italia presto verrà trasmesso #DragRaceItalia, adattamento del programma americano RuPaul's #DragRace.
Chissà se sono questi i contenuti educativi che vorrebbero imporre nelle scuole con il #ddlZan…#RestiamoLiberi #noddlzan #dragqueen #StopGender pic.twitter.com/5vN4GBnLm1
— Pro Vita & Famiglia (@ProVitaFamiglia) June 30, 2021
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