Una donna transgender ha vinto i campionati mondiali di ciclismo su pista. Non era mai accaduto prima.
Ad entrare nella storia Rachel McKinnon, in trionfo a Los Angeles nella giornata di sabato. La ciclista canadese, attaccata sui social perché a detta di molti favorita in quanto nata uomo, si è così difesa: ‘Mi alleno 15/20 ore a settimana, due volte al giorno, 5/6 giorni su 7. Ebbene sì, sono appena scesa dal divano e ho vinto. Bigotti transfobici, voi tutti‘.
A chi le ha fatto notare che le due atlete arrivate alle sue spalle sarebbero state “derubate” e “costrette” a sorridere al fotografo “fingendo che fosse uno sport leale“, Rachel ha invece risposto con un laconico “o forse credevano davvero che fosse un risultato giusto (la 2° arrivata, tra le altre cose, è una mia amica)”. “Non oggettivare e usare altre donne per il tuo fanatismo“.
La McKinnon, che ha trionfato nella categoria 35-44 anni battendo allo sprint l’olandese Carolien Van Herrikhuyzen, è una professoressa di filosofia canadese al South Carolina’s College di Charleston. Jennifer Wagner, americana 3° classificata, aveva criticato la partecipazione di Rachel ai campionati, perché a suo dire avvantaggiata dall’essere nata nel corpo di un uomo.
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