Un vero e proprio evento, musicale e teatrale, per celebrare un’icona della cultura nazionale e internazionale. Arriverà il 29 settembre al teatro Donizzetti di Bergamo “Raffa in the Sky“, opera lirica che si ispira alla figura iconica di Raffaella Carrà.
Non una biografia in musica ma il racconto di una carriera artistica che ha accompagnato, e talvolta stimolato, le trasformazioni della società italiana dell’ultimo mezzo secolo. Attraverso la straordinaria esperienza della Carrà, l’opera si propone di riflettere anche sul ruolo dell’artista nella società, sul valore e sull’uso dell’arte, sul ruolo della televisione e degli altri media, senza dimenticare le canzoni che Raffaella ha interpretato, in un racconto che percorre la strada del surreale e del paradosso per parlare a tutti noi.
Negli abiti dell’indimenticata Raffaella troveremo Chiara Dello Iacovo, 28enne attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e cantante con partecipazioni a The Voice of Italy, Musicultura 2015 e al Festival di Sanremo nel 2016 con il brano “Introverso”, classificandosi seconda tra le nuove proposte. Il compositore è Lamberto Curtoni, il libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli, regista di uno spettacolo che andrà in scena al Donizetti venerdì 29 settembre (ore 20.30), domenica 1 ottobre (ore 15.30), venerdì 6 ottobre (ore 20.30) e domenica 8 ottobre (ore 15.30).
In testa al post una galleria fotografica con una selezione dei figurini e dei bozzetti di scena di Alessio Rosati ed Edoardo Sanchi, oltre alle immagini delle prove teatrali ufficiali.
“Non è un’opera lirica, né è un musical, un biopic, ma una fantaopera, ha elementi irrealistici“, ha precisato al Corriere il dramaturgo Alberto Mattioli. “Raffaella proviene da Arkadia, pianeta della bellezza e dell’arte, dove regna il re Apollo che decide di mandarla sulla Terra: è uno spirito pronto e farà conoscere l’arte popolare“.
La Carrà di quest’opera va a lezione di danza da una severa maestra russa, ma la caviglia non è abbastanza sottile e il sogno del ballo naufraga rapidamente. Nel momento in cui Hollywood la corteggia, Raffaella capisce che la tv è il suo futuro. Si inventa il caschetto biondo, mentre nell’ombelico nasconde una ricetrasmittente per restare in contatto con Arkadia. “Faremo vedere come ha cambiato il mondo dal salotto, facendo la vera rivoluzione. Scopre e libera il corpo. Senza colpa e peccato“, ha anticipato Micheli, regista di uno spettacolo che farà certamente parlare di sè, contagiando probabilmente tutti i teatri d’Italia.
“L’occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura – ha affermato Giorgio Berta presidente della Fondazione Teatro Donizetti – ci ha convinto a realizzare un grande progetto contemporaneo, al di fuori dalle nostre stagioni consuete e dal festival dedicato al compositore cittadino, che possa però avvicinarci ai programmi dei teatri internazionali che annualmente inseriscono prime assolute nei propri cartelloni proprio per creare nuovi legami con il pubblico. Le opere che prendono spunto da personaggi in un certo senso “di attualità” sono sempre più numerose e hanno nella Traviata di Verdi il loro archetipo. Per questo nostro nuovo progetto 2023, accanto alla sfida artistica e creativa, abbiamo affrontato una sfida economica, perché volevamo fosse legato esclusivamente al finanziamento privato, proprio come in un moderno Rinascimento. Imprenditori bergamaschi e non, innovatori in tanti settori, sensibili alle attività che proponiamo, diventeranno nel 2023 anche sostenitori dell’innovazione in ambito culturale”.
“Sono sicuro che Raffaella sarebbe incuriosita, lusingata ed emozionata – ha dichiarato il coreografo e regista televisivo Sergio Japino, per anni al fianco della Carrà e coinvolto dagli autori nella creazione di quest’opera – nel sapere che ciò che ha fatto nella sua vita ha trovato ascolto e casa anche in un mondo apparentemente lontano dal suo come quello dell’opera lirica. Un mondo che amava, come dimostra Il Gran Concerto di cui fu autrice su Rai 3, dove l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presentò brani di musica classica e operistica a una platea enorme di bambini. In fondo, la sua è la storia di una donna e di un’artista che ha cercato sempre con coraggio di esplorare e fare incontrare mondi diversi tra loro: la danza, il cinema, la tv, il canto. E contesti culturali diversi: dal Sud America alla Russia, dagli studi del Letterman Show e Hollywood agli studi televisivi scintillanti di Cinecittà. E persone diverse, soprattutto: donne, uomini, bambini che trovavano in lei ispirazione, divertimento, famigliarità, riscatto. Per lei non era importante dove fare una cosa, ma come: con quanto amore, abnegazione, passione. E con quanta voglia di incontrare le altre persone: il loro mondo, le loro storie. Sotto casa, come in tutto il mondo“.
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Bergamo, Teatro Donizetti
Venerdì 29 settembre, ore 20.30
Domenica 1 ottobre, ore 15.30
Venerdì 6 ottobre, ore 20.30
Domenica 8 ottobre, ore 15.30
Raffa in the Sky – Fantaopera in due atti
Libretto Renata Ciaravino, Alberto Mattioli da un’idea di Francesco Micheli
Musica Lamberto Curtoni
Direttore Carlo Boccadoro
Regia Francesco Micheli
Scene Edoardo Sanchi
Costumi Alessio Rosati
Coreografie Mattia Agatiello
Light designer Alessandro Andreoli
Assistenti alla regia Paola Brunello e Giorgio Pesenti Assistente alle scene Chiara Taiocchi
Assistente ai costumi Veronica Pattuelli
Raffaella Carrà – Chiara Dello Iacovo
Apollo XI, La Maestra di danza, Il Parrucchiere delle dive – Dave Monaco
La Nonna, L’Ostetrica – Luca Gaia Petrone
Angela – Carmela Remigio
Fidelius, La Star di Hollywood, Il grande censore, L’impresario della tivù Roberto Lorenzi
Vito – Haris Andrianos
Orchestra Donizetti Opera e Ensemble Sentieri Selvaggi Coro I Piccoli Musici direttore Mario Mora
Danzatori della Fattoria Vittadini