È successo di nuovo, puntuale, come una magnifica ossessione. Sul muro di ingresso del “Vizia shop” di Miramare, a Rimini, sono comparsi insulti omofobi, come già avvenuto il 25 luglio del 2019. A denunciare quanto accaduto, e a solidarizzare con i proprietari del sexy shop Marco Tonti, Presidente Arcigay Rimini “Alan Turing”
Un esibizionismo dai contorni patologici che lo spinge non solo a insultare Arcigay (senza nemmeno scriverlo correttamente), ma perfino a usare il nome della nostra associazione come offesa nei confronti di un negozio che si dedica, giustamente e apertamente, anche al godimento della sessualità LGBT. “Arcigay porci”, e torna subito in mente “Porci con le ali” il libro-diario “sessuo-politico” icona degli anni ’70. Che il nostro anonimo poeta murale sia rimasto bloccato indietro di qualche decennio è abbastanza chiaro, anche se quello è stato anche un periodo di libertà e ideali che forse si dovrebbero recuperare. Porci chissà, su quello ognun per sé, ma sicuramente “con le ali” come il nostro simbolo, il Pegaso. In una stagione estiva che, per le ovvie ragioni, non ha permesso di organizzare il Rimini Summer Pride, dobbiamo ringraziare chi si espone sui nostri temi e che fa un pride di ogni gesto, un pride che vive nelle strade e nelle spiagge, che sfida la banalità dei luoghi comuni e che costringe questi mediocri a esporsi per poter affermare oggi un pensiero discriminatorio e offensivo perché sentono che ormai la loro stagione volge al termine. Ringraziamo quindi il Vizia Shop perché non ha paura di esporsi, ma ringraziamo anche l’anonimo graffitaro che ci mostra plasticamente quanto ormai l’omotransfobia sia roba da miserabili patologici in via d’estinzione.
Da parte del sexy shop, ovviamente, nessun passo indietro. Anzi, come scritto sui social da Viviana Poli: “Il solito cogl*one (ho cercato di usare sinonimi ma non mi vengono) ha nuovamente imbrattato la vetrina con scritte omofobe. Stessa persona perché stessa grafia e stile. A fianco potete vedere la nostra risposta, nuova vetrina allestita appositamente proprio a fianco della colonna imbrattata (abbiamo già rimosso le scritte). Non ci facciamo intimidire da questa ignoranza”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.