Dopo il terribile omicidio di Manuela, 48enne trovata morta a Milano nel proprio appartamento con i segni di 50 coltellate sul corpo, una donna trans di 36 anni è stata ritrovata senza vita nel quartiere di Tor Sapienza, a Roma, ieri sera intorno alle 22. Secondo quanto riportato dal Messaggero, a dare l’allarme è stato un 43enne che ha dichiarato di averla investita involontariamente, con il corpo che si trovava già sul manto stradale. Inutile ribadire come ancora una volta, IlMessaggero, utilizzi termini al maschile nel parlare della vittima (“averlo investito“), arrivando persino a scrivere che “non si esclude che l’uomo fosse già morto“. Un’intollerabile indecenza, l’ennesima di una stampa nazionale che continua a uccidere più e più volte le persone transgender. Sul caso indagano i carabinieri di Tor Sapienza e il Nucleo investigativo di via In Selci, che ha eseguito i rilievi, mentre il pm ha chiesto l’autopsia.
“E’ importante che non si escluda nelle indagini – ha dichiarato Francesco Angeli, presidente Arcigay Roma – che si tratti di omicidio avvenuto per transfobia. L’Italia infatti detiene il triste primato in Europa di omicidi a causa di odio transfobico, e le tante vittime degli ultimi anni fanno riflettere su quanto il tema della sicurezza e dell’isolamento delle persone trans nel nostro paese sia totalmente fuori dall’interesse della politica, che dovrebbe rappresentare tutti.”
“Come fin troppo spesso accade in questi casi – ha aggiunto Richard Bourelly di Azione Trans – questa donna trans non solo ha perso la vita ma sta anche subendo il non riconoscimento della sua identità di genere, tutto a causa di quei giornalisti che ancora oggi nel 2020 non sono in grado di utilizzare i pronomi femminili.”
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