La destra italiana guarda ai partiti più estremisti d’Europa, sempre più orgogliosamente che mai. Lega e Fratelli d’Italia hanno infatti firmato la “Carta dei valori” dei partiti della destra europea, insieme al Rassemblement National di Marine Le Pen, agli austriaci del Fpoe, i fiamminghi del Vlaams Belang, i danesi del Dansk Folkeparti, gli estoni di Ekre e il Perussuomalaiset finlandese, il Pis polacco, gli spagnoli di Vox, gli olandesi di Ja21, i greci di El, il Pnt-Cd rumeno (Partidul National Taranesc Crestin Democrat), i lituani dell’Llra-Kss (Lietuvos Lenku Rinkimu Akcija), i bulgari del Vmro, Movimento Nazionale Bulgaro e gli ungheresi di Fidesz.
“L‘uso delle strutture politiche e delle leggi per creare un superstato europeo è una manifestazione della pericolosa ingegneria sociale del passato, che deve indurre a una legittima resistenza“, si legge nel documento.
“Noi crediamo che il consenso debba rimanere il mezzo fondamentale per raggiungere una posizione comune nell’Unione. I recenti tentativi di aggirare questa procedura o le idee sulla sua abolizione minacciano di escludere alcuni paesi dall’influenza sul processo decisionale e di trasformare l’Unione in una forma speciale di oligarchia“, prosegue il documento. “Questo potrebbe portare all’annullamento di fatto degli organi costituzionali nazionali, compresi i governi e i parlamenti, ridotti alla funzione di approvare decisioni già prese da altri“. “La cooperazione della nazioni europee dovrebbe essere basata sulle tradizioni, il rispetto della cultura e della storia degli stati europei, sul rispetto dell’eredità giudaico-cristiana dell’Europa e sui valori comuni che uniscono le nostre nazioni, e non puntando alla loro distruzione.
“La Lega ha firmato una Carta dei Valori per immaginare un futuro dell’Europa basato su libertà e identità anziché su burocrazia e omologazione” ha rivendicato Matteo Salvini. “Il documento, sottoscritto da partiti che fanno parte di tre gruppi politici diversi nel Parlamento Ue, è un altro passo per costruire un’alleanza solida, allargata e alternativa alla sinistra illiberale, delle tasse e dell’immigrazione selvaggia”.
Dinanzi al premier Mario Draghi che firma una presa di posizione ufficiale UE contro l’Ungheria di Orban, il leader della Lega, in maggioranza di Governo, abbraccia quindi il premier ungherese, principe dell’omotransfobia d’Europa, schiaffeggiando di fatto il presidente del Consiglio. Felice della firma con i sovranisti d’Italia Marine Le Pen, convinta che la Carta appena firmata sia “ la prima pietra verso la costituzione di una grande alleanza nel Parlamento Europeo“.
“La Alleanza dell’Unione Europea dei Sovranisti di Salvini e Meloni ha due Primi Ministri, Orban e Morawiecki“, ha commentato Enrico Letta, segretario Pd. “Sono gli unici 2 che l’anno scorso han messo il veto a Next Generation EU e al Recover Plan che salva l’Italia. Solo la determinazione degli altri 25 li ha poi battuti. Non si può stare allo stesso tempo con l’europeismo e con Orban“. “Non si può essere sostenitori insieme di Draghi e di Orban. Semplicemente, non si può“. E invece, nell’ipocrita politica italiana, tutto è possibile.
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