E’ finito con uno spargimento di sangue il Pride di San Francisco. Il bilancio è di un morto e due feriti da arma da fuoco. A perdere la vita è stato il diciannovenne Stephen Powell e anche se ufficialmente la causa della morte non è stata determinata, Stephen è una delle tre persone ferite durante le celebrazioni del "Pink Saturday".
La polizia ha riferito che le altre due persone ferite sono una ragazza di 19 anni ed un giovane di 29. Nessuno dei due è in pericolo di vita.
Al quarantesimo week end dell’orgoglio gay erano presenti migliaia di persone sia sabato che domenica quando era attesol’intervento della presidente della Camera Nancy Pelosi.
La polizia ha arrestato Ed Perkins con l’accusa di essere il responsabile dell’omicidio di Powell e del ferimento degli altri due manifestanti. A quanto pare Perkins e Powell erano membri di due gang rivali che si contendevano il territorio della parte sud-est della città. Le autorità stanno indagando sulla possibilità che la sparatoria sia stata una risposta ad un precedente attacco. Perkin, infatti, era rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco lo scorso anno. Se questa ipotesi dovesse essere avvalorata, ci sarebbe da capire il perché del ferimento delle altre due vittime che, al momento della sparatoria erano lontane da Powell.
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