Tra le più inattese sorprese degli Emmy 2020, le cui nomination sono state svelate ieri, spicca una serie tv che in Italia non si è mai vista nè sentita, per quanto iniziata nel lontano 2015.
Schitt’s Creek, serie canadese ideata da Eugene Levy e da suo figlio Dan Levy, trasmessa su CBC Television e quest’anno arrivata addirittura alla stagione numero 6. Da molti definita la ‘nuova Will and Grace‘, Schitt’s Creek ha ieri fatto furore. Dopo le 4 nomination agli Emmy del 2019 sono infatti arrivate le 15 del 2020, comprese quelle pesantissime come miglior serie comedy, miglior attore protagonista (Eugene Levy), miglior attrice protagonista (la fantastica Catherine O’Hara), miglior attore non protagonista (Dan Levy) e miglior attrice non protagonista (Annie Murphy). Un filotto di tutto rispetto che rilancia un quesito ormai datato. Perché nessuna rete italiana, generalista, in streaming o sul satellite, si è mai interessata a questo esilarante gioiello a tinte LGBT? Negli USA Schitt’s Creek è sbarcato su Netflix, ma in Italia non si è ancora mai vista. Con 6 stagioni di assordante e colpevole ritardo, visto e considerato che tra pochi mesi potrebbe sbancare gli Emmy, Oscar della tv.
Al centro dello show c’è David, interpretato da Dan Levy, che è omosessuale dichiarato anche nella vita reale e all’interno della serie tv interpreta un ragazzo pansessuale, con imminente matrimonio con l’amato Patrick andato in onda pochi mesi fa e coming out di una ‘normalità’ disarmante. Eugene Levy, che è suo papà anche fuori dal set, interpreta Johnny Rose, ricco magnate dell’home-video, mentre l’iconica e strabordante Catherine O’Hara sua mamma Moira, soap star di successo. Ma il tracollo finanziario è dietro l’angolo causa commercialista criminale, obbligando l’intera famiglia a trasferirsi in questa piccola città chiamata Schitt’s Creek che papà Johnny aveva comprato al figlio l’anno prima, per il suo compleanno, come puro e semplice sfottò. I 4 si ritrovano così a dover convivere nell’unico motel della città, senza più un soldo in tasca.
In sei stagioni Schitt’s Creek si è fatto lentamente strada, crescendo costantemente di qualità e di popolarità, fino ad arrivare alle due nomination ai SAG 2020 e ora al tripudio in salsa Emmy. Mesi or sono, per lanciare l’ultima stagione a Hollywood è comparso uno splendido cartellone con un bel bacio matrimoniale tra Dan e Noah Reid che lo stesso Levy, via social, ha applaudito commosso.
Un bacio di tenero e sereno amore LGBT che a voler essere maligni probabilmente spiega perché in Italia Schitt’s Creek non si sia ancora mai visto, seppur tra mille canali a disposizione e decine e decine di serie di infima fattura.
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