“Meglio morta che lesbica“. Queste le parole che un uomo e una donna, un padre e una madre, avrebbero rivolto alla figlia lesbica 15enne, per via di un orientamento sessuale che non accettavano. È la storia di Francesca, di cui avevamo parlato nel 2019, quando decise di denunciare i suoi genitori per le torture ricevute.
Non solo offese, come quelle riportate, ma anche abusi sessuali da parte dello stesso padre, per cercare di “farla tornare eterosessuale” perché “Tu queste cose devi guardare, non le donne“. La storia di Francesca è iniziata nel 2011, quando aveva 15 anni. Scoperta la sua sessualità, è stata abusata, picchiata e rinchiusa in camera.
La richiesta della Procura
Poi, due anni fa, ha deciso di denunciare. In questi giorni, la procura di Termini Imerese ha chiesto la condanna per i genitori: 8 anni di carcere all’uomo, 2 anni alla donna.
Francesca, una volta scappata di casa, ha trovato riparo in una comunità. A seguito della denuncia, i genitori sono stati arrestati inizialmente per 3 giorni, per poi iniziare il processo con rito abbreviato. A difendere la ragazza, oggi 25enne, è l’avvocato Giuseppe Bruno.
Ora devono rispondere di maltrattamenti e stalking, e il padre anche di violenza sessuale su minore. I due si sono sempre detti innocenti, con il benestare anche dei vicini e compaesani.
Al processo, la difesa aveva cercato di sminuire quanto successo, arrivando a tirare in ballo “l’inattendibilità della ragazza e l’assenza di elementi certi in relazione alla responsabilità penale dei genitori per i gravissimi fatti di cui sono accusati“.
Si aspetta ora giugno per il processo.
La storia di Francesca, figlia lesbica vittima di abusi
È il 2011 quando, per puro caso, Francesca dimentica il cellulare a casa. La sorella viola la sua privacy, leggendo dei messaggi rivolti a delle ragazze, mostrati immediatamente al padre. Quel giorno inizia l’inferno per Francesca. Uscita prima da scuola, riceve la prima dose di botte durante il viaggio di ritorno, da padre, madre, sorella e il fidanzato. Poi, a casa, continue offese, altre botte, e stupri.
Aveva 15 anni. Quando scappava di casa, i vicini avvertivano immediatamente i genitori della figlia lesbica, che la riportavano indietro. Ha anche tentato il suicidio, per 3 volte.
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