Il Consiglio degli Stati ha deciso con 22 voti a favore il “sì” al matrimonio egualitario, approvando una revisione del Codice civile per via legislativa. Al centro del contendere l’eventuale modifica della Costituzione per aprire il matrimonio alle coppie dello stesso sesso, di fatto evitata. 15 i voti contrari, 7 gli astenuti, per un’iniziativa parlamentare intrapresa sette anni fa dai Verdi liberali.
C’è però chi chiede un voto popolare, un referendum ad hoc, e non solo per quanto concerne la costituzionalità della legge ma anche per motivi politico-democratici. Eventuale referendum che richiederebbe un voto popolare favorevole dalla maggioranza dei cantoni. “La Costituzione federale garantisce il diritto al matrimonio e alla famiglia, senza definire il sesso“, ha sottolineato l’ecologista Lisa Mazzone, rilanciando l’articolo 14 della Costituzione che afferma «Il diritto al matrimonio e alla famiglia è garantito».
Chi ad oggi si è unito civilmente potrà comunque restare vincolato da tale istituto giuridico, o allo stesso tempo convertire l’unione civile in matrimonio, come riportato dal Corriere del Ticino. Unione civile diventata realtà in Svizzera nel 2004.
L’oggetto torna ora alla camera bassa del Parlamento svizzero per l’esame delle divergenze.
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