Si è impegnato in prima persona, il segretario romano di Fiamma Tricolore Stefano Tersigni, a fare di tutto per contrastare l’Europride, a cominciare dalle luci che colorano di rainbow il colosseo quadrato, simbolo della manifestazione.
"Ricoprirò personalmente di merda i faretti che coloreranno questi nostri splendidi monumenti – ha annunciato Tersigni -. L’assessore (Dino Gasperini, ndr) non ha considerato che l’osservazione forzosa di questo simbolo lede la volontà di molti romani di rimanere al di fuori di questa manifestazione".
"Il Sindaco Alemanno in un messaggio di saluto all’EuroPride – continua Tersigni – ha fatto sapere che come regalo della città all’iniziativa farà illuminare il Colosseo Quadrato dell’Eur con i colori della rainbow. Ritengo questa decisione un oltraggio alla storia di quel monumento. L’E.U.R ovvero Esposizione Universale di Roma nasce con uno spirito di apertura universale a carattere strettamente culturale, ma a una manifestazione europea di omosessuali non riesco a dare una connotazione culturale".
Come se non bastasse, Tersigni continua la sua polemica a partire dal Pride Park tirando in ballo la famiglia, argomento preferito da chi non perde occasione per attaccare la comunità lgbt.
"Non è ancora iniziata la manifestazione ed è già uno schifo – dice l’esponente di estrema destra -. Alemanno ha sfrattato la manifestazione di famiglie e scuole che si sarebbe dovuta tenere a Piazza Vittorio nel medesimo periodo dell’Europride". E continua attaccando il sindaco capitolino per la gestione della piazza in questione. Secondo Tersigni, infatti, Alemanno avrebbe violato il regolamento sulle piazze del centro storico concedento lo spazio per il Pride Park per 10 giorni invece che per 3. "Non si è tenuto conto – conclude Tersigni – dei problemi che l’iniziativa recherà agli abitanti dell’Esquilino, già provati dai problemi dell’imigrazione".
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