A 3 anni di distanza dal suo fortunato (come tutti gli altri, alla fine) album “Il Mestiere della Vita“, Tiziano Ferro – oltre 15 milioni di dischi venduti nella sua carriera – torna con l’attesissimo nuovo album “Accetto Miracoli”.
Anticipato dai singoli “Buona (Cattiva) Sorte” e la ballad “Accetto Miracoli“, scritta assieme a Giordana Angi di “Amici” ed Emanuele Dabbono di “X Factor“, il settimo album della carriera di Tiziano Ferro è interamente prodotto da Timbaland, che negli anni 2000 è stato il produttore più richiesto del mondo.
Una collaborazione che funziona alla perfezione, e che contribuisce a rendere “Accetto Miracoli” uno degli album più belli della sua carriera.
Un nuovo inizio con Timbaland, dopo il sodalizio quasi ventennale con Michele Canova
Un lp importante, che arriva nello stesso anno del suo matrimonio con il 54enne Victor Allen, con il quale il cantante ha voluto ricominciare, dopo tanti anni a fianco dell’ex produttore Michele Canova.
Un disco sofferto, spesso oscuro, nonostante il cantautore stia vivendo un momento personale piuttosto felice, ed è proprio questa sua accezione più “dark” a rendorlo ancora più godibile ed emozionante.
Un progetto discografico che ricorda davvero tanto il suo primo album “Rosso Relativo” del 2001 (che è attualmente il suo album più venduto, con oltre 2.5 milioni di copie vendute), quasi come ne volesse realizzare una versione updated, 2.0, rapportato a questo nuovo inizio con Timbaland.
In “Accetto Miracoli” il vecchio Tiziano è il nuovo Tiziano
I sound del suo debutto riecheggiano fortemente in brani come “Buona (Cattiva) Sorte“, “Vai ad Amarti” ed “Un Uomo Pop“, i suoi primissimi successi r’n’b/elettronici dei primi 2000, così come le atmosfere di “Le 3 Parole Sono 2“, per la sua parte più soul.
Canzoni come “Amici Per Errore” ed “In Mezzo a Questo Inverno” (prodotta esclusivamente da Tiziano) hanno quel sapore dei vecchi – grandi – successi di Tiziano, in particolare di “111” e “Nessuno è Solo”, e per questo tra le canzoni più godibili ed emozionanti dell’album.
“Balla Per Me“, invece, è il duetto che non ti aspetti: in coppia con Jovanotti, l’artista latinense ci propone una banger che ha tutte le potenzialità di diventare una super hit, moderna al punto giusto ma con un un ritornello che riecheggia quasi gli anni ’90.
Nel disco c’è anche spazio per canzoni che hanno quel sound e quel taglio vocale a cui ci ha abituato negli ultimi anni: “Come Farebbe un Uomo“, “Casa a Natale“, “Il Destino di Chi Visse Per Amare” e la title track stessa.
La traccia migliore del disco, però, è probabilmente “Seconda Pelle“.
“Seconda Pelle” è la quintessenza di tutto ciò che era e che è Tiziano Ferro: una ballad pop/r’n’b in cui si ritrovano sia le atmosfere più dark e pop/r’n’b tipicamente di “Rosso Relativo“, lo spoken struggente, i controcanti e le atmosfere delle seguenti ere discografiche dell’artista, in cui la voce e le parole di Tiziano arrivano dritte al cuore.
Un disco che farà riscoprire Tiziano Ferro a chi lo sentiva più distante negli ultimi anni, e che farà innamorare ancora di più chi lo ha sempre seguito con interesse e passione.
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