Yoweri Museveni, presidente dell’Uganda che ha da poco approvato una terrificante legge omofoba con ergastolo se sei gay e obbligo di outing per parenti, amici e conoscenti, ha commissionato uno studio chiedendo agli scienziati se l’omosessualità si possa considerare naturale o meno. È la 2a volta che Museveni commissiona simile ‘ricerca’, con gli studiosi che l’hanno inchiodato alla propria ignoranza, ribadendo come l’omosessualità sia “naturale e normale”.
Approvata la contestatissima legge, Museveni ha detto: “Gli omosessuali sono una deviazione dalla normalità. Lo sono per natura o meno? Dobbiamo rispondere a queste domande. Abbiamo bisogno di un parere medico. Ne discuteremo a fondo”.
E la risposta è arrivata. Un gruppo di eminenti scienziati ha raccolto la sfida del presidente scrivendo una lettera aperta in cui hanno condannato l’agghiacciante legge ugandese, come riferito dalla CNN.
“Non lo diremo mai abbastanza: l’omosessualità è una variazione normale e naturale della sessualità umana. La scienza su questo argomento è cristallina e chiediamo a te, Museveni, nei termini più forti possibili, di porre il veto al disegno di legge in nome della scienza”, si legge nella lettera firmata da 15 eminenti scienziati di tutto il mondo, provenienti da Paesi come Sudafrica, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Kenya e Australia. “Non possiamo pensare a una grande organizzazione scientifica che possa argomentare contro l’idea che l’omosessualità non sia normale e naturale”. “Esporre un bambino alle bandiere arcobaleno non lo renderà omosessuale. L’orientamento sessuale non è limitato a nessuna regione specifica. Non è delimitato da confini tracciati su una mappa. Non ha bisogno di passaporto per viaggiare. In effetti, ci sono prove evidenti di relazioni tra persone dello stesso sesso in Africa che risalgono a centinaia di anni fa“.
Il disegno di legge contro l’omosessualità è stato approvato dai legislatori ugandesi nel marzo 2023. Per legge, Museveni ha 30 giorni di tempo per approvarlo o porre il veto. Il termine ultimo scadeva ieri. Non a caso proprio ieri il Parlamento europeo ha condannato la criminalizzazione dell’omosessualità e dell’identità transgender nel mondo, con particolare stigmatizzazione alla legge ugandese. Fratelli d’Italia ha votato contro, mentre. Lega e Forza Italia si sono astenuti
Con questa nuova legge, chiunque sia ritenuto colpevole di omosessualità sarà arrestato. Anche essere ‘alleati’ della comunità LGBTQIA+ comporterà il carcere, fino a 5 anni. Glenda Gray, presidente e amministratrice delegata del South African Medical Research Council, ha dichiarato: “Nonostante la retorica, l’omosessualità non è una perniciosa importazione occidentale. Semmai, è omofobia sponsorizzata dallo stato che non è africana ed è contraria ai principi di Ubuntu, non all’omosessualità“.
Dean Hamer, scienziato emerito presso il National Institutes of Health degli Stati Uniti, ha aggiunto: “L’omosessualità, come l’eterosessualità, è una variazione naturale della condizione umana, profondamente radicata e osservata in ogni società e cultura in tutto il mondo nel corso della storia. I tentativi di sradicare il desiderio omosessuale non solo falliranno, ma si ripercuoteranno negativamente sulla tua reputazione e sulla posizione della tua nazione”.
Andrew Legon, Senior Campaigner di Avaaz, ha aggiunto: “Il presidente Museveni ha detto che voleva un parere scientifico prima di prendere una decisione sul disegno di legge contro l’omosessualità, e ora ce l’ha. È ora che il presidente accantoni definitivamente questo disegno di legge, non solo perché non è scientifico, ma perché è completamente contrario ai diritti umani universali sanciti dalla costituzione ugandese“.
Anche nel 2014 Museveni invitò la comunità medica a indagare sull’omosessualità. All’epoca un gruppo di lavoro ministeriale ugandese falsificò i documenti conclusivi, in modo che l’omosessualità potesse passare come innaturale. I documenti presentati al presidente contenevano informazioni false fornite da esperti medici e psicologici, distorte in moto tale da dimostrare che l’omosessualità dovesse essere ulteriormente criminalizzata. Lo Scientist Consensus Statement concluse che l’omosessualità non è una malattia o una “anomalia”, ma che “può essere influenzata da fattori ambientali” come “cultura, religione, informazione, permissività”. Ma il rapporto consegnato a Museveni recitava: “L‘omosessualità non è una malattia ma semplicemente un comportamento anomalo che può essere appreso attraverso le esperienze della vita. Dovrebbe essere regolamentato. L’omosessualità ha gravi conseguenze per la salute pubblica e non dovrebbe quindi essere tollerata“.
A seguito di quel rapporto, Museveni, al potere dal 1986, promulgò una nuova legge che inasprì le pene per le relazioni omosessuali. Dinanzi ad una legge ancor più terrificante il presidente ugandese ha provato a bissare, finendo però per bruciarsi. Perché gli scienziati di tutto il mondo non hanno ceduto a pressioni nè accettato nuove falsificazioni, pubblicando una lettera aperta di totale condanna alle sue leggi.
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