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Uganda: “Riproporremo la legge anti-gay”

La Presidente del Parlamento in Uganda lo ha annunciato ad una radio locale

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2 min. di lettura

La battaglia contro gli omosessuali in Uganda non è ancora finita. Nei mesi scorsi vi abbiamo raccontato la parabola della legge contro l’omosessualità, varata nel dicembre 2013, che prevedeva l’ergastolo per il reato di sodomia e la prigione per quelle persone, a conoscenza di relazioni omosessuali, che non denunciavano il fatto. Poi la svolta: la Corte Costituzionale aveva rilevato irregolarità nel processo di approvazione legislativa e annullato la legge, poiché il Presidente aveva agito illegalmente portando il decreto al voto nonostante almeno tre legislatori avessero obiettato il mancato raggiungimento del quorum.

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Pronta la replica di quest’ultimo, Yoweri Museveni, che annunciava il non voler proseguire in una reiterazione del decreto poiché “non era necessario”: infatti, una anacronistica legge di epoca coloniale inglese era ancora in vigore nel Paese e permetteva comunque di condannare gli omosessuali. Ancora, il presidente inneggiava per il rifiuto della legge non alla riprovevole discriminazione che questa propugna, ma a una fantomatica “politica internazionale“: “Supporto fermamente l’idea di punire gravemente le persone sorprese in atti omosessuali. I nostri scienziati affermano che l’omosessualità è contro natura; sarei d’accordo a firmare la legge, ma sta a noi decidere cosa è meglio per il nostro Paese riguardo alle politiche internazionali, che sono un così importante stimolo per la crescita dello Stato. C’è la possibilità che le compagnie straniere vengano pressate dalle ‘lobby omosessuali‘ affinché blocchino gli investimenti in Uganda”. Infatti, moltissime organizzazioni, tra cui la Banca Mondiale, bloccarono i fondi all’Uganda, e sostanzialmente il rifiuto della legge da parte del Presidente è da leggere solo in questa scandalosa prospettiva. Ora un ultimo inquietante sviluppo: la presidente del Parlamento ugandese, Rebecca Kadaga, ha annunciato ieri a una radio locale che ha intenzione di riproporre il provvedimento legislativo.

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“Nel 2014 promisi al popolo dell’Uganda che gli avrei fatto un regalo di Natale approvando la legge anti-omosessuale: sfortunatamente, la legge è stata annullata dalla Corte e il presidente Museveni gli ha votato contro. Comunque sia, la legge può benissimo essere riproposta il Parlamento se e quando i fautori di quest’ultima vorranno“.

Speriamo che attraverso la diffusione della stampa, le affermazioni della Kadaga arrivino fino ai tavoli delle organizzazioni umanitarie internazionali e che lei venga immediatamente bloccata e sospesa dall’incarico. La comunità LGBTI ugandese ne ha bisogno.

 

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2 thoughts on “Uganda: “Riproporremo la legge anti-gay”

  1. Cioè, questi non hanno l’acqua, si puzzano dalla fame, hanno un paese devastato dallAIDS, dall’ebola, dalle guerre etniche….. hanno i bambini soldato, impoverimento del suolo, profughi che scappano da tutte le parti…. e il loro problema sono gli omosessuali?

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