Come funziona Uomini e Donne? Per chi non conoscesse le dinamiche della trasmissione degli ultimi anni, oltre a quelle tradizionali fra tronisti e corteggiatori, un gruppo di uomini e un gruppo di donne siedono nello studio, si scambiano numeri, si frequentano, magari si innamorano. Se non scoppia la scintilla, dame e cavalieri possono rimanere nei loro parterre in attesa della potenziale anima gemella.
Da alcuni mesi, seduto alla ricerca dell’amore, c’è Nicola Vivarelli. Dopo una frequentazione con Gemma Galgani, storica protagonista di Uomini e Donne, il ragazzo ha faticato a trovare altre persone con cui intraprendere una conoscenza. Questo ha alimentato sui social, ma soprattutto in studio, alcuni pettegolezzi e chiacchiericci sul suo orientamento sessuale, che nel corso dell’ultima puntata di Uomini e Donne hanno raggiunto l’apice con lo sfogo di un altro cavaliere, Armando Incarnato:
Ma le donne ti piacciono? Non c’è niente di male. Non è nessuna offesa nei tuoi confronti. Sì o no? Sì o no? Le ami? Anche io le amo, dico in un altro senso. E come mai non baci mai nessuno? Parli sempre di amore platonico.
All’accusa, intesa come tale perché si prevede che i cavalieri del dating provino attrazione sessuale nei riguardi delle donne, ha deciso di rispondere lo stesso Nicola:
Se mi piacessero gli uomini non esiterei un millisecondo a dirlo, non me ne vergognerei di dirlo, anzi è una cosa bellissima. Ognuno è libero di esprimere la propria sessualità come vuole. Uno dei miei migliori amici è gay, mi ci trovo da Dio, hanno una sensibilità che nemmeno gli etero.
Discussioni non proprio degni dei GLAAD Awards, farcite di luoghi comuni e soliti pregiudizi sul concetto di viralità, sulla carnalità del maschio che si approccia alla femmina come nella foresta. Urla, gridi, colli che si gonfiano per la collera in un tranquillo giovedì pomeriggio di maggio. A cercare di riportare i toni a quelli adeguati al clima postprandiale ci ha pensato la padrona di casa, Maria De Filippi, che ha tenuto a sottolineare l’estraneità della domanda nel contesto di gioco:
Sulla domanda in sé per sé non c’è nulla di male, la domanda è stata fuori contesto, fatta apposta per metterlo in una condizione di difficoltà, non credo alla buona fede della domanda.
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solita prepotenza di chi etero può semplicemente fare il suo corso. io invece ero chiamato il playboy, ho sofferto e odiato e ho cambiato città. Basta con l'ignoranza!!!