Vladimir Luxuria non è una supereroina LGBTQIA+: è solo se stessa e ci piace tanto

Dopo essere stata la prima persona transgender ad essere eletta al parlamento di uno Stato europeo, Vladimir Luxuria è pronta a stravolgere l'Isola.

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Vladimir Luxuria
Vladimir Luxuria - Foto: Instagram @vladimir_luxuria
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Avete mai sentito parlare della Teoria della Ghianda?

Secondo quanto descritto dalla psicologia analitica, e in particolare da James Hillman, ognunə di noi è un essere unico, perfetto e irripetibile, che porta con sé un disegno al quale non si può sottrarre. Secondo questa teoria, dunque, tuttə noi – come una ghianda, che al proprio interno custodisce una figura precisa – nasciamo con una determinata vocazione.

Una vocazione che in questo caso, se prendiamo in esempio Vladimir Luxuria, potremmo definire come quella di rivoluzionare il mondo che ci circonda abbattendo gli stereotipi che caratterizzano la nostra società. La conduttrice, opinionista ed ex politica italiana, d’altronde, sin da bambina ha combattuto i tabù riuscendo a diventare la persona che voleva essere: una donna transgender libera di essere sé stessa.

Non sempre, però, è stato facile.

Vladimir Luxuria
Vladimir Luxuria – Foto: Instagram

Vladimir Luxuria: la forza di non cedere al mondo

La teoria della ghianda, infatti, ci insegna che la vita di ognunə di noi è caratterizzata da eventi che, se affrontati con il giusto entusiasmo, possono condurci verso il destino scritto nel nostro DNA. Se affrontati nel modo sbagliato, invece, possono portarci ad assecondare le nostre necessità quotidiane piuttosto che nutrire la nostra anima, portandoci a dimenticarci dei nostri talenti.

Nata a Foggia il 24 giugno del 1965, Vladimir Luxuria ben presto capisce di non riuscire ad identificarsi nel corpo in cui è nata. Questo, però, non la ferma e diventa una delle prime donne transgender conosciute in tv.

Così, Vladimir, seppur agli inizi abbia dovuto affrontare un intenso percorso di accettazione del sé, e soprattutto spesso si sia ritrovata ad avere a che fare con l’ignoranza (dal latino ignorantia, formato dal privativo ‘in‘ e dalla radice del verbo ‘(g)noscere‘ (conoscere) quindi letteralmente ‘mancanza di conoscenza‘) dell’italiano medio, che per molto tempo ha continuato a definirla al maschile, ne è uscita vincitrice, senza mai accontentarsi di ciò che il mondo sembrava potesse offrirle.

La sua tenacia e la sua perseveranza, ad esempio, le hanno permesso nel 2006 di diventare la prima persona transgender ad essere eletta al parlamento di uno Stato europeo. Nel frattempo, ha avuto modo di farsi portavoce dei bisogni della comunità LGBTQ+ e soprattutto di smantellare, giorno dopo giorno, le assurde convinzioni che ruotano attorno alle persone che ne fanno parte.

Le difficoltà, e nemmeno i successi, l’hanno mai fermata. Anzi, il suo percorso – per quanto faticoso – l’ha portata ben presto ad avvicinarsi anche al mondo del cinema e della televisione, diventando prima una delle ospiti fissi del Maurizio Costanzo Show (dal 1999 al 2005) in onda su Canale 5 e poi uno dei volti più richiesti del piccolo schermo.

vladimir luxuria mauriizio costanzo
Vladimir Luxuria ospite al Maurizio Costanzo Show – Foto: Screenshot X @vladiluxuria

Vladimir Luxuria: dal ruolo in Parlamento alle paillettes del mondo della tv

La sua carriera, condizionata costantemente dal suo voler rappresentare al meglio la comunità LGBTQ+ della quale fa parte, è stata ricca di colpi di scena. Nel 2008 ha partecipato come concorrente della sesta edizione de L’isola dei famosi, vincendola con il 56% dei voti, davanti a Belen Rodriguez.

Da lì in poi ha preso il via la sua storia d’amore con il reality, dove è tornata nel 2011 e poi di nuovo nel 2012, prima nei panni di opinionista e poi di inviata, e con la tv più in generale che l’ha adottata come una delle opinioniste di punta dei talk show. Negli anni, infatti, l’abbiamo vista occuparsi di gossip quanto di cronaca nera, politica e attualità, sempre puntuale e preparata, umile e tenace (se possiamo permetterci alcuni aggettivi).

Come se non bastasse, per anni Vladimir è stata ospite fissa nei programmi di Barbara d’Urso, come Live – Non è la d’UrsoPomeriggio Cinque, ma anche concorrente di talent show come Il cantante mascherato Tale e Quale Show, dimostrando sempre la sua enorme professionalità.

Forse, anche per questo, oggi Luxuria è uno dei volti più amati del piccolo schermo ed è stata scelta da Pier Silvio Berlusconi (Amministratore Delegato di Mediaset) come conduttrice della nuova edizione dell’Isola dei Famosi, uno dei reality show tra i più amati e seguiti dal pubblico di Canale 5.

Un vero salto in avanti per la sua carriera televisiva che in qualche modo segna una svolta importante nella storia del piccolo schermo, soprattutto considerando il periodo storico nel quale ci troviamo a vivere dove le diversità – come l’omosessualità – sembra vengano categorizzate come il nemico da debellare.

Vladimir Luxuria
Vladimir Luxuria

Vladimir Luxuria non è una supereroina LGBTQ+

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, però, Vladimir Luxuria non è una supereroina – o per lo meno, non una di quelle cui siamo abituati a pensare -, piuttosto ha sempre avuto la forza di non abbattersi e di tenere gli occhi puntati verso il proprio obiettivo.

Come i protagonisti della Teoria della Ghianda, infatti, l’ex Deputata della Repubblica Italiana è riuscita ad affrontare anche le sfide più difficili della propria vita e ha lavorato – e continua a lavorare ogni giorno – per fare in modo che quella ghianda che custodisce dentro di sé (ovvero il “daimon“, il portatore del nostro destino che ogni giorno ci ricorda il compito a cui siamo chiamati ad assolvere sulla terra) si trasformi in una quercia robusta e resistente, pronta a resistere alle tempeste della nostra esistenza.

Ne è un esempio la sua storia di prostituzione. Luxuria, infatti, in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera il 3 settembre 2008, ha dichiarato di aver iniziato a lavorare come sex worker nei primi anni ’90 pur di potersi permette di pagare l’affitto di un monolocale, al Pigneto, e continuare a vivere a Roma nonostante si fosse già laureata in Lingue e letteratura straniera e fosse stata costretta a lasciare la Casa dello studente, dove mangiava e dormiva gratuitamente, in qualità di studente.

Il tutto perché credeva nel suo potenziale e sapeva che solo a Roma sarebbe riuscita a farsi strada e a diventare la persona che ambiva ad essere.

Una storia che per molti potrebbe essere drammatica e che invece Vladimir, già nei primi anni 2000, raccontava in maniera serena al giornalista Fabrizio Roncone, contribuendo ad abbattere quei tabù sul sex working che ancora oggi resistono e persistono nella maggior parte degli italiani.

Vladimir, infatti, è sempre stata un esempio di perseveranza. Non si è mai data per vinta, anche quando sarebbe stato più facile abbattersi piuttosto che continuare a combattere per la propria vocazione. È riuscita ad ascoltare sé stessa e a nutrire il proprio talento ed oggi può vantarsi orgogliosamente di essere quella donna transgender libera che sognava di essere da bambina.

In conclusione, dunque, la Teoria della ghianda ci insegna che non tutte le ghiande riescono a diventare una quercia, ma se crediamo in noi stessi, nei nostri talenti, nelle nostre vocazioni, e non ci facciamo distrarre dalle necessità quotidiane, per ognunə di noi è possibile raggiungere lo status di quercia partendo da quella piccola ghianda che custodiamo dentro l’anima.

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