Segni particolari, bella, bellissima. La 23enne Valentina Sampaio, modella e attrice brasiliana, continua a riscrivere la storia. Dopo essere diventata la prima modella transgender di Victoria’s Secret, quest’estate rilancia con la prima storica apparizione di modella transgender su Sports Illustrated Swimsuit.
“Sono emozionata e onorata: mi vedono come la donna e la persona che sono. Voglio che un giorno tutto questo non sia importante, non sia nuovo“, ha dichiarato Valentina, prima storica modella transgender ad apparire anche sulla copertina di Vogue Paris.
Valentina Sampaio nasce nel dicembre del 1996 in un villaggio di pescatori di Aquiraz, Ceará, nel nord-est del Brasile. Sua madre è un’insegnante e suo padre è un pescatore. A otto anni, la sua psicologa la identifica come una bambina transessuale, ma solo all’età di 12 anni inizia a farsi chiamare Valentina. La Sampaio ha avuto la fortuna di essere sempre stata circondata da persone che le hanno voluto bene e supportata. I genitori in primis, ma anche i compagni di classe, che l’hanno sempre vista come una bambina.
Dopo aver iniziato a studiare architettura a Fortaleza, ha abbandonato gli studi a 16 anni per diventare modella. Nel 2014 il primo colpo duro da dover digerire, ovvero il licenziamento da una campagna pubblicitaria proprio perché transessuale. Ma il futuro della Sampaio è scritto, con la prima passerella che diventa realtà nel 2016, alla settimana della moda di San Paolo. Poco dopo L’Oréal l’ha voluta come ambasciatrice del proprio marchio, e da quel momento in poi Valentina non si è più fermata. Ormai celebre in tutto il mondo, Valentina non dimentica però il proprio passato e soprattutto il proprio Paese, segnato dall’omotransfobia.
“Il Brasile è un paese bellissimo, ma ospita anche il più alto numero di crimini violenti e omicidi contro la comunità trans nel mondo, tre volte superiore a quello degli Stati Uniti. Essere trans significa dover solitamente affrontare porte chiuse dai cuori e dalle menti delle persone. Ci prendiamo gli insulti, le risate di scherno, reazioni spaventose e violenze fisiche solo perché esistiamo. Le nostre possibilità di crescere in una famiglia amorevole e accogliente, di avere una buona esperienza a scuola o trovare un lavoro dignitoso sono inimmaginabilmente limitate e stimolanti“. Lei, la Sampaio, ce l’ha fatta.
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