C’è chi si mette la sua tenuta da atleta, salta in macchina e si precipita in palestra, si allena e poi torna a casa.
Ma ci sono anche quelli che preferiscono andare in palestra dopo il lavoro; questi avranno bisogno di preparare la borsa con magliettina, scarpe e roba per il bagno, e anche il cambio se vogliono evitare di rinfilarsi in giacca e cravatta dopo una estenuante sessione di step.
Infine ci sono coloro che programmano un allenamento mattutino, che viene benissimo se si riesce a fare una bella doccia, vestirsi in palestra e da lì volare al lavoro. Certo, occorre programmarsi con un po’ d’anticipo, portando con sé i vestiti da lavoro e la roba per radersi…
In ogni caso, la perfetta tenuta per la palestra dovrebbe prevedere i seguenti pezzi:
pantaloncini
maglietta o canottiera
calzini e scarpe
sospensorio
guanti per il sollevamento pesi
cintura lombare per sostegno
Anche se molti adorano sfoggiare un completino all’ultima moda in sala d’allenamento, tuttavia alcuni vivono con profonda sofferenza la vanità congenita con il lavoro fisico.
Si tratta in realtà di un argomento piuttosto centrale del fitness, e la questione della vanità definisce e sottende tutte le nostre idee, preoccupazioni o paure sul nostro aspetto fisico. Se la bellezza è, in sostanza, qualcosa di superficiale, allora perché dovremmo preoccuparci del nostro aspetto?
Innanzitutto, la salute non è qualcosa di superficiale, e se guardiamo in senso esteso a ciò che influenza il nostro benessere, il fitness è certamente più che mera vanità.
Gli psicologi usano distinguere tra narcisismo e vanità salutare, che fa riferimento all’immagine che abbiamo di noi stessi e che diamo al mondo esterno. Poche cose sono meno attraenti di un individuo agghindatissimo e egocentrico che sembra incapace di staccarsi per un attimo dallo specchio. Ma coloro che lavorano duro sul loro fisico e che sono a proprio agio con se stessi sono anche più bravi a prendere anche gli altri allo stesso modo. E’ questo il tipo di persone che tutti vogliono avere accanto. Allenarsi serve a lavorare sull’auto-accettazione e sul piacere, non sull’ossessione e il narcisismo.
di Gay.com
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