In Spagna è andata in onda su Atresplayer Premium, mentre negli Usa è appena sbarcata su HBO Max, in Italia purtroppo ancora assente. Veneno è una serie tv creata da Javier Ambrossi e Javier Calvo sulla vita della cantante transgender e personaggio televisivo Cristina Ortiz Rodríguez, meglio conosciuta con il soprannome “La Veneno“. Tratta dalla biografia ¡Digo! Ni puta ni santa. Las memorias de La Veneno di Valeria Vegas, la serie è presto diventata di culto, anche per il modo in cui tratta il tema dell’identità di genere.
La serie si concentra sulla vita e la morte di una delle icone LGBT più importanti e amate di Spagna. Una storia che racconta le esperienze vissute da una donna transgender dagli anni ’90 ai giorni nostri. Vittima di bullismo da adolescente, subì aggressioni e abusi nella sua città natale e dalla sua stessa famiglia, che non accettava la sua identità di genere. All’età di tredici anni si trasferisce con una delle sue sorelle a San Pedro de Alcántara, vicino a Marbella, dopo che i suoi genitori l’avevano cacciata di casa. Qui lavora come commessa, nonché parrucchiera e modella. Nel 1989 vince il concorso di Míster Andalucía. Era analfabeta, ma aveva un carisma straripante. Nel 1991 lascia Marbella per Madrid, dove lavora come chef in ospedale. Nello stesso anno appare per la prima volta in tv nel programma “Vivan los novios“, che vince. Il premio era un viaggio a Bangkok al fianco di Charo, il partner che aveva trovato nello show. Qui, in Thailandia, assiste ad uno spettacolo di lady boy e si rende definitivamente conto di essere una donna transgender, per quanto lo sapesse da sempre. Nel 1992 inizia il suo processo di transizione. Dopo essere stata licenziata dall’ospedale, lavora come prostituta nel Parco del Oeste di Madrid, per arrivare a fine mese. Nell’aprile 1996 viene scoperta dalla giornalista Faela Saiz, che la intervista per un servizio televisivo sulla prostituzione per il talk show “Esta noche cruzamos el Mississippi“, su Telecinco. L’intervista, che metteva in mostra l’umorismo oltraggioso di La Veneno, è un successo. Pepe Navarro, conduttore, la vuole così come ospite fisso, con lo show che grazie a lei arriva a toccare punte di 8 milioni di spettatori.
Nel 1996 La Veneno registra anche due singoli, Veneno pa ‘tu piel e El rap de La Veneno, con il primo certificato d’oro per aver venduto oltre 50.000 copie, e la sua carriera come personaggio televisivo decolla. Diventa anche modella per Pepe Rubio e Antonio Alvarado, partecipa a due film porno, recita in sei episodi della serie En plena forma, con Alfredo Landa.
Nell’aprile del 2003 Cristina viene implicata in un brutto caso di incendio doloso e frode assicurativa, e viene denunciata dall’allora fidanzato. Viene accusata di aver intenzionalmente dato fuoco al suo appartamento per ottenere i soldi dell’assicurazione. Giudicata colpevole, viene condannata a tre anni di carcere e spedita in una prigione di soli uomini, perché non aveva cambiato il suo nome all’anagrafe né il proprio sesso sui documenti d’identità. Una volta uscita, nel 2006, denuncia pubblicamente di essere stata violentata e abusata dalle guardie carcerarie. Nel 2014 torna in galera, questa volta in un carcere femminile, per otto mesi. Senza più un soldo, pubblica l’attesa autobiografia nel 2016, scritta insieme alla sua amica, giornalista e scrittrice Valeria Vegas.
Poco dopo, il 5 novembre 2016, Cristina viene trovata semicosciente in casa, piena di lividi e con una profonda ferita alla testa. Finisce in coma, muore 4 giorni dopo. L’autopsia stabilisce che la causa della morte era dovuta ad una caduta accidentale. Cristina aveva preso anche Xanax e alcol. Ma da 4 anni c’è chi parla di omicidio, perché personaggio troppo scomodo. Appena uscita l’autobiografia aveva ricevuto diverse minacce di morte.
Ad interpretarla, nella serie tv in onda su HBO Max, tre volti. Jedet da giovane, Daniela Santiago da adulta, Isabel Torres da ‘anziana’. Critica entusiasta (96% di recensioni positive su Rotten) e una programmazione italiana che ci auguriamo possa essere presto coperta.
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tutti pazzi per Veneno tranne noi italiani?