La scorsa settimana John Inge, vescovo di Worcester, ha esortato la Chiesa d’Inghilterra a cambiare la propria politica anti-LGBTQ+ sui matrimonio tra persone dello stesso sesso, a suo dire da abbracciare e sposare una volta per tutte. Non farlo “sarebbe un errore missionario di gravi proporzioni”.
Ebbene proprio ieri i principali vescovi della Chiesa d’Inghilterra si sono incontrati per discutere dell’eventuale espansione della definizione di Santo Matrimonio, andando oltre le coppie eterosessuali dopo cinque anni di discussioni e consultazioni. Secondo quanto riportato dalla BBC, diversi vescovi hanno ribadito la loro convinzione che il matrimonio dovrebbe rimanere tra un uomo e una donna, rifiutandosi che la questione fosse messa ai voti.
Nonostante il matrimomio egualitario sia legale in Inghilterra da quasi 10 anni, la Chiesa d’Inghilterra non ha ancora mosso un dito. Nel 2022 la Chiesa di Scozia ha iniziato il dibattito per consentire la celebrazione di matrimoni tra persone dello stesso sesso, mentre nel 2021 la Chiesa del Galles ha approvato un servizio di benedizione per le unioni tra persone dello stesso sesso.
All’interno della Chiesa d’Inghilterra è inizata nel 2017 una consultazione sulla possibilità di accettare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, chiamata “Vivere nell’amore e nella fede”. Consultazione in cui decine e decine di fedeli LGBTQI+ hanno raccontato le proprie esperienze di vita, di coppia, d’amore, per far capire a chi di dovere quanto non ci sia nulla di diverso rispetto alle cosiddette coppie ‘tradizionali’. In questi anni diversi vescovi, a partire da John Inge, hanno espresso il proprio sostegno per consentire l’ordinazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma dopo un così lungo periodo di riflessione i vescovi inglesi hanno deciso di non guardare all’oggi.
Dura la reazione dell’attivista gay cristiana Jayne Ozanne: “I vescovi si sono completamente fatti beffe del processo ‘Vivere nell’amore e nella fede’, nel quale migliaia di persone hanno scelto di fidarsi e di rendersi vulnerabili. Proprio come nel 2017, questo documento sarà respinto dal Sinodo, ma questa volta gli arcivescovi dovrebbero considerare la loro posizione”. “Quando è troppo è troppo!”
Ozanne ha sottolineato a PinkNews come il voler continuare a negare alle persone LGBTQ+ il diritto matrimoniale sia “spregevole” e “offensivo”. Anche perché la maggior parte dei membri della Chiesa d’Inghilterra sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso, come riportato da un sondaggio YouGov del marzo 2022.
Il sondaggio – commissionato dal gruppo di difesa anglicana LGBTQ+ Ozanne Foundation – ha visto il 55% delle persone intervistate concordare sul fatto che il matrimonio tra persone dello stesso sesso dovrebbe essere consentito anche in Chiesa. Solo il 9% lo ha definito “sbagliato”. Ma i vescovi anglicani sono rimasti arroccati nelle loro posizioni da millennio passato.
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