10 cose che devi sapere sull’HIV e che non hai mai osato chiedere

Tragicomiche "Frequently Asked Questions" per non addetti ai lavori: da leggere!

ascolta:
0:00
-
0:00
HIV_prevezione
7 min. di lettura

È davvero così facile contrarre l’HIV e come si trasmette? Se sono sieropositiv* morirò? Quali sono i metodi più efficaci per prevenire questa malattia? Il condom è l’unica soluzione? Cosa sono la PEP e la PREP? Ad ognuna di queste domande, e a molte altre, abbiamo deciso di rispondervi in questa chiacchierata informale.

Ogni risposta che vi daremo qui di seguito è stata, comunque, trattata in modo più ampio e articolato in altre nostre pubblicazioni. Già da un po’, infatti, ci interessiamo alla salute sessuale e al benessere psicofisico dei nostri lettori.

In particolare, l’infezione da HIV è uno dei temi caldi che vengono spesso trattati sulla nostra piattaforma. Ma è anche uno dei temi caldi della nostra comunità, spesso oggetto di falsi miti, scarsa informazione, pregiudizi e moralismi di cui sarebbe bene liberarsi, una volta per tutte, per poter avere un approccio alla questione più pratico, laico e realistico.

Abbiamo pensato a 10 domande che, da “addetti ai lavori”, riceviamo spesso, ed abbiamo cercato di rispondere ricordandoci com’eravamo quando anche noi ne sapevamo poco o nulla.

HIV

È davvero così facile contrarre l’HIV e in che modo posso trasmetterlo?

L’HIV si trasmette principalmente con contatti profondi di sangue con sangue (ad esempio scambio di siringhe) o con rapporti sessuali senza preservativo in presenza di una carica virale consistente. Con rapporti sessuali, si intendono soprattutto quelli anali e vaginali, visto che in quelli orali, senza farsi venire in bocca, non è davvero così facile contrarre l’HIV, anzi è molto improbabile.

Ad ogni modo, fai attenzione. Perché, seppur i casi siano in percentuale molto bassa, L’HIV (e naturalmente gonorrea, clamidia, etc.) si trasmettono anche con il sesso orale.

Anche se si possono curare, le altre infezioni sessualmente trasmissibili possono essere molto fastidiose.

Se ho l’HIV starò male, mi ammalerò e morirò?

Se stai leggendo Gay.it, probabilmente sei italian* e/o vivi in Italia per cui possiamo risponderti serenamente che, no, arrivando in tempi ragionevoli ad una diagnosi, probabilmente non avrai mai l’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita che viene causata dall’HIV, se non viene trattato farmacologicamente). Il motivo è sempice: sarai pres* in carico da un reparto di malattie infettive e ti sarà somministrata, gratuitamente, una terapia che terrà sotto controllo l’infezione, permettendoti di fare una vita normalissima e aiutandoti a non trasmettere il virus ai tuoi partner.

Fare il test regolarmente è di vitale importanza, per noi stess* e per gli altri. Basta andare in ospedale, dove il test è gratuito e anonimo, e richiederlo. Già che ci sei, se hai una vita sessuale attiva, potresti controllare anche sifilide, epatite C e altre infezioni a trasmissione sessuale.

É vero che gli uomini che fanno sesso con uomini sono una popolazione particolarmente a rischio? Perché?

Non è vero. Basta leggere i dati epidemiologici per averne conferma. Non c’è alcuna associazione tra l’omosessualità ed il morbo. Nel 2017, ad esempio, i casi più numerosi sono attribuibili a trasmissione eterosessuale per il 46%, seguiti dai casi relativi a maschi omossessuali (il 38%). Questi dati sono stati tratti dal Notiziario Istisan dell’Istituto Superiore di Sanità.

Ad ogni modo non disponendo di una vagina, gli uomini che fanno sesso con altri uomini si dedicano soprattutto al sesso anale: la pratica in assoluto più rischiosa per la trasmissione di HIV. Inoltre, la nostra comunità ha subito il peso culturale degli anni del boom dell’AIDS e il preservativo – che è un ottimo strumento di prevenzione – è diventato antipatico a molti.

È davvero così facile contrarre l’HIV quando c’è il mancato utilizzo del condom, dovuto a comune rifiuto o a scarsa cultura a riguardo di questa malattia.

Quali sono i metodi più efficaci per prevenire l’infezione?

Qui si apre un grande capitolo.  Ebbene sì, oltre al preservativo, c’è il femidom (cosiddetto preservativo femminile, che in realtà può funzionare anche nel sesso anale anche se non è progettato per quello) e poi esistono protezioni non meccaniche. Sei sorpresə ? Credevi davvero che tutto ciò che c’è da sapere sull’HIV fosse contenuto nella parola CONDOM? Non siamo ingenui. Non è tutto così semplice.

L’HIV si trasmette in determinate condizioni: la persona che ce l’ha, per poterlo trasmettere, deve averne una certa quantità nell’organismo. Tale quantità, detta carica virale (o viremia), viene drasticamente ridotta dall’assunzione dei farmaci antiretrovirali, per cui non è davvero così facile contrarre l’HIV da una persona sieropositiva che conosci bene e che sai che assume correttamente i suoi farmaci. È infinitamente più difficile rispetto a prenderlo dal ragazzo carino e a modo che hai incontrato due giorni fa.

Visto che ti è sembrato un bravo ragazzo, bello, all’apparenza con abitudini salutari e grande sportività, avrai pensato: sarà “SANO”. Cazzate, l’HIV non fa queste distinzioni e NON SI VEDE. Passa attraverso i corpi, non attraverso le “cattive azioni”. Non guarda in faccia alla morale e non ha bisogno che la persona sia cattiva o stupida per colpirla.

campagne_hiv_primo_dicembre_giornata_mondiale_contro_AIDS

Cosa comporta assumere la terapia antiretrovirale?

La terapia antiretrovirale non è più quel mostro che compare nel film Dallas Buyers Club.

Come i telefoni che vedevamo in Beverly Hills 90210 si sono trasformati in favolosi smartphone multifunzione, così anche i trattamenti per l’HIV si sono evoluti e non assomigliano neanche lontanamente ai loro avi degli anni ’90.

Le formulazioni attuali sono molto più tollerabili e gestibili: molte terapie sono concentrate in una pillola unica e molte combinazioni, che sono in pillole separate, possono essere prese tutte nello stesso momento.

Il tema dell’aderenza (cioè dell’assunzione costante e corretta dei farmaci) non è certo una cosa da sottovalutarema possiamo dire che non è più il dramma che era vent’anni fa, quando si poteva arrivare a prendere anche 15 o più pillole al giorno, con effetti collaterali pesanti ed un impatto pazzesco sulla qualità della vita. Oggi no, prendi le tue pillole, o la tua pillola se è una sola, tutti i giorni, sempre alla stessa ora. E basta.

Davvero, io lo faccio da anni, fidati!

Cos’è la PEP?

Si tratta di una terapia che può prevenire l’infezione da HIV dopo che ti sei espostə al rischio di trasmissione dell’HIV durante un rapporto sessuale. Consiste nell’assunzione di due o tre farmaci antiretrovirali per 28 giorni consecutivi.

Come per gli altri trattamenti per HIV, la PEP va presa a orari ben precisi. I farmaci usati per la PEP sono gli stessi delle terapie antiretrovirali usate per trattare l’HIV e possono provocare i medesimi effetti indesiderati iniziali, che generalmente vanno via dopo i primi giorni: nausea, diarrea, mal di testa e stanchezza.

La PEP ha maggiori possibilità di successo se iniziata nel giro di poche ore dal rapporto a rischio. Prima si comincia, meglio è.

Ma può ancora essere efficace se iniziata entro 48 ore dall’incidente. La PEP non è un metodo di protezione a cui si può ricorrere continuamente, ma una strategia d’emergenza. Così come la pillola del giorno dopo non si può considerare un sostitutivo dell’anticoncezionale.

Ad ogni modo, pur non essendo un metodo di protezione da utilizzare in maniera costante, è davvero così facile contrarre l’HIV se non la si considera minimamente.

E la PrEP?

Sulla PrEP abbiamo pubblicato già tanto materiale che ti suggeriamo di consultare. In breve, si tratta una Profilassi che permette di prevenire l’infezione, se assunta quotidianamente e con costanza oppure “on-demand”, ossia prima e dopo un rapporto potenzialmente rischioso.

In Italia la PrEP è disponibile soltanto di recente in non molti centri (clicca qui per vedere dove) ed in Europa è stata implementata solo in Francia, dove viene fornita gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale. Ha un’efficacia molto alta (è il metodo di prevenzione della trasmissione sessuale dell’HIV più efficace, subito dopo l’astinenza), ma protegge solo dall’HIV: in un approccio integrato alla salute sessuale, la PrEP funziona al massimo se accompagnata da altre strategie (come l’utilizzo del condom) che permettano di ridurre il rischio di incappare in altre infezioni a trasmissione sessuale. Tuttavia, “piuttosto che niente, meglio piuttosto” come si dice a Bologna.

Tra curare una gonorrea con un antibiotico e prendere l’HIV, direi che non c’è paragone: ricordiamo che l’HIV ha dei risvolti più pesanti e più duraturi sulla vita di chi ce l’ha, poiché non esiste una cura che lo elimini completamente, dunque si trasforma in una condizione cronica.

Come si fa ad avere una relazione senza passarsi il virus?

Beh, se hai l’HIV e non vuoi passarlo, prima di tutto assumi correttamente la tua terapia. In termini tecnici, in inglese, si dice TasP, che sta per Therapy as Preventionterapia come prevenzione. Che cosa vuol dire? Quello di cui abbiamo parlato poco fa, cioè che più bassa è la viremia, non è davvero così facile prendere l’HIV.

L’analisi statistica ha evidenziato che, se la carica virale non è rilevabile, il rischio di trasmissione diminuisce del 99,5% in caso di sesso vaginale e del 99% in caso di sesso anale” (del 96% quando c’è eiaculazione). I ricercatori, tuttavia, sono convinti che in realtà l’efficacia del trattamento come prevenzione si attesti praticamente sul 100%, anche se – come hanno sottolineato i principali autori dello studio – probabilmente non sarà mai possibile dimostrare con certezza matematica che il rischio di trasmissione da parte di una persona che assume una ART efficace sia completamente azzerato.

Inoltre, il preservativo è uno strumento molto efficace che, oltre a proteggere il tuo partner dall’HIV, protegge te da tante cose, quindi ci sono molte buone ragioni per usarlo.

è davvero così facile contrarre l'hiv

Se ho l’HIV devo parlarne con tutti i partner?

Con chi devi o non devi parlarne, è una scelta unicamente tua, assolutamente personale e non esiste un comportamento “giusto” e uno “sbagliato”, non c’è una regola che valga per tutti, dal momento che noi esseri umani siamo tutti diversi, le nostre storie sono uniche e le nostre relazioni complesse.

Fatta questa premessa, essere responsabili in due è più semplice e, in questo senso, parlarne può essere utile e liberatorio. Inoltre, se qualcosa va storto, averne parlato prima ti mette sempre dalla parte della ragione, poiché entrambə siete informatə dello stato sierologico l’unə dell’altrə. ALT! Ho detto l’unə dell’altrə: tu sai di avere l’HIV, ma ləi cosa ne sa della sua salute? L’ultimo test quando l’ha fatto? Ah, tre anni fa? Allora forse non sei proprio sempre tu l’unicə a dover parlare di salute sessuale solo per il fatto di avere l’HIVLo stato sierologico è una cosa che riguarda entrambə.

Se siamo sieronegativi e pensiamo che una persona con HIV sia sempre OBBLIGATA a dircelo, ci siamo mai chiesti se noi lo diremmo a tutti? In molti casi, non facciamo il test proprio perché nemmeno lo vorremmo sapere, magari aspettiamo un attimo prima di dare agli altri lezioni sul coraggio e sull’onestà? Se non ne parlate, però, conviene usare il profilattico! Altrimenti è davvero così facile contrarre l’HIV.

Se conosco una persona che ha l’HIV, come faccio a non essere inopportuno?

Arriviamo ad un punto che ci sta molto a cuore. Una persona con HIV ha la sua storia, che merita rispetto, come quella di chiunque altro: “Sai com’è successo/sai da chi l’hai preso?” è una domanda tanto inopportuna quanto stupida. Imbarazzante e stronza come chiedere alla tua amica incinta “Sai chi è il padre?” davanti a suo marito.

La nostra curiosità nei confronti di chi ci dice una cosa del genere probabilmente è ingenua, naturale e spontanea, ma teniamocela per noi finché non capiremo se e quanto l’altro abbia voglia di raccontarci. Dopotutto, la diagnosi di HIV è, nella maggior parte dei casi, un passaggio doloroso e complesso, che divide in due la vita che attraversa. Rispetto, attenzione e delicatezza. Per favore.

Paolo Gorgoni

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Fabio Canino, Verissimo

Fabio Canino, il suo cuore batte per Emanuele: “A 58 anni ho conosciuto l’uomo della mia vita”

Culture - Luca Diana 16.3.24
Angelina Mango Uguale a me CTCF

Angelina Mango stupenda a CTCF con l’inedito “Uguale a me” in attesa dell’Eurovision – VIDEO

Musica - Emanuele Corbo 18.3.24
Angelina Mango Uguale a me CTCF

Angelina Mango stupenda a CTCF con l’inedito “Uguale a me” in attesa dell’Eurovision – VIDEO

Musica - Emanuele Corbo 18.3.24
Russia elezioni 2024 Cecenia Vladimir Putin Ramzan Kadyrov

Russia, la Cecenia dell’omocausto ha dato a Putin un plebiscito mai visto

News - Francesca Di Feo 18.3.24
Cortesie per gli ospiti con Tommaso Zorzi, l'anteprima video. Ecco quando andrà in onda la nuova edizione - Tommaso Zorzi - Gay.it

Cortesie per gli ospiti con Tommaso Zorzi, l’anteprima video. Ecco quando andrà in onda la nuova edizione

Culture - Redazione 18.3.24
Antonio Vivaldi e la sua rivoluzionaria orchestra tutta al femminile diventano film - Antonio Vivaldi - Gay.it

Antonio Vivaldi e la sua rivoluzionaria orchestra tutta al femminile diventano film

Cinema - Redazione 15.3.24

I nostri contenuti
sono diversi

Donatella Versace lotta con noi: sostegno a Milano Check Point nella lotta ad hiv e malattie a trasmissione sessuale - donatella versace alessandro zan milano check point 2 - Gay.it

Donatella Versace lotta con noi: sostegno a Milano Check Point nella lotta ad hiv e malattie a trasmissione sessuale

Corpi - Redazione Milano 1.12.23
hiv italia dati ISS 2023

Hiv ecco i nuovi dati Italia: nuove diagnosi, troppo tardive, e ancora troppi morti di AIDS

Corpi - Francesca Di Feo 21.11.23
milano checkpoint

5 anni di Milano Check Point, tra prevenzione e sensibilizzazione

Corpi - Redazione Milano 13.10.23
testing-week-europea-2023-novembre

Torna la Testing Week Europea 2023 per HIV, IST ed Epatiti: ecco date, orari e sedi per partecipare

Corpi - Francesca Di Feo 17.11.23
hiv aids 1 dicembre perché

Perché la giornata mondiale contro hiv/aids è il 1° Dicembre?

Corpi - Redazione Milano 29.11.23
Positive+1, l'app di dating per persone sieropositive - Positive1 - Gay.it

Positive+1, l’app di dating per persone sieropositive

Corpi - Federico Boni 12.1.24
Madonna in lacrime ricorda a tuttə noi perché sia ancora importante combattere l'hiv/aids. L'emozionante discorso - VIDEO - Madonna aids hiv - Gay.it

Madonna in lacrime ricorda a tuttə noi perché sia ancora importante combattere l’hiv/aids. L’emozionante discorso – VIDEO

Musica - Redazione 5.12.23
Hiv e aids, 9 iconici film che hanno fatto la storia - cover film hiv aids - Gay.it

Hiv e aids, 9 iconici film che hanno fatto la storia

Corpi - Federico Boni 29.11.23