Roma – Una battaglia combattuta per anni ed ora finalmente vinta. La gay street della capitale, in Via San Giovann in Laterano, diventa definitivamente zona a traffico limitato.
"La giunta comunale, presieduta dal sindaco, Giovanni Alemanno, su proposta dell’assessore alle Politiche della Mobilità, Sergio Marchi, ha approvato l’istituzione in via definitiva della zona a traffico limitato ‘Via San Giovanni in Laterano’, che prevede nel tratto compreso tra via Ostilia e Piazza del Colosseo, divieto di transito delle 21 alle 3.00".
Questa la nota ufficiale del Campidoglio, per un provvedimento che varrà tutti i giorni della settimana, sotto il presidio della polizia municipale. Dopo sei mesi di prova, la Ztl, inizialmente vista con fastidio dai residenti della zona, è stata apparentemente promossa, proprio perchè in grado di tutelare la quiete dei residenti negli orari serali e notturni da un intenso traffico veicolare.
Soddisfatto l’plaude alla decisione:
“Siamo molto soddisfatti per l’istituzione della Ztl permanente alla Gay Street di via di San Giovanni in Laterano. Si tratta del riconoscimento di un luogo importante diventato, negli anni, punto di riferimento per migliaia di persone lesbiche, gay e trans della Capitale e del Paese. La Gay Street è sinonimo, per la nostra comunità, di visibilità e di dialogo con la cittadinanza". “Adesso è importare proseguire nel processo di riqualificazione dell’area – ha aggiunto Fabrizio Marrazzo – rendendola sempre più bella e accogliente, anche grazie all’impegno del comitato degli esercenti della Gay Street. Promuoveremo, con il sostegno delle Istituzioni e del quartiere, progetti e campagne contro le discriminazioni e iniziative sociali e culturali”.
Una decisione, quella della Giunta Alemanno, non apprezzata dal Consigliere Provinciale Pd Giuseppe Lobefaro, che ha così commentato: "Mi chiedo per quale motivo qui la Ztl inizi alle ore 21 mentre tutte le altre alle 23". "Il provvedimento – prosegue Lobefaro – è stato preso nonostante le proteste dei residenti la cui quiete il Comune dice di voler proteggere. E’ una disparita’ che non si comprende. A meno che il comune non abbia ceduto a pressioni degli operatori commerciali. Tanto piu’ che l’orario ‘speciale’ non puo’ che creare incertezze nei cittadini, interdetti davanti a una mancanza di uniformita’ negli orari d’accesso alle zone a traffico limitato e di adeguate informazioni per non cadere in confusione".
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