Un nuovo inquietante capitolo del caso della Bathroom Law, la legge che vieterebbe alle persone transgender di utilizzare il bagno consono alla propria identità di genere, si è appena aperto non in North Carolina, ma in Alabama.
L’Alabama non è nuovo a queste prese di posizione contro la comunità LGBTI: a gennaio, il capo della Corte Suprema Roy Moore si era opposto all’applicazione della legge sul matrimonio egualitario del giugno 2015. Ora un nuovo affronto: la città di Oxford ha emanato un provvedimento secondo il quale le persone “sospette di utilizzare i servizi igienici sbagliati” potrebbero vedersi obbligati a corrispondere un documento d’identità alle autorità competenti per “provare la loro identità di gender“. Coloro che verranno colti ad usufruire quindi di servizi igienici “non consoni” si vedrebbero attribuita una multa che può ammontare fino a 500 dollari. Nell’ordinanza si legge che “i cittadini hanno il diritto di essere sicuri dall’imbarazzo e dall’intrusione non voluta nella loro privacy di persone dell’opposto sesso biologico“. La legge è ancora peggiore della più famosa “HB2” in North Carolina, che si applica soltanto ai luoghi pubblici, alle scuole e alle università.
Ormai negli Stati meridionali dell’America vi è una vero e proprio accanimento in questo senso: la Human Rights Campaign fa notare che sono state proposte più di 200 leggi anti-LGBTI in 33 Stati.
Il provvedimento arriva dopo la decisione di Target, il colosso del discount retail americano, di concedere ai propri clienti l’utilizzo dei bagni in linea con la propria identità di genere, a prescindere dalle leggi discriminatorie in atto nei vari Paesi. Contro la multinazionale è partito un vero e proprio boicottaggio omofobico, tanto che è stata presentata una petizione firmata da più di 800.000 americani contro la decisione diffusa grazie anche alla bufala circolata sul web, dove sembrerebbe che un orinatoio sarebbe stato installato in un bagno per donne di uno degli stores.
Se quindi, un cliente o un dipendente transgender provasse a beneficiare della decisione di Target in uno degli stores a Oxford, potrebbe subito incorrere in una multa o ancora peggio nella reclusione.
La battaglia contro la comunità LGBTI americana continua.
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