In un recente intervento all’annuale Meeting per l’amicizia fra i popoli a Rimini, la Presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, ha ribadito la propria opinione in merito a due tematiche di estremo rilievo e al centro del dibattito pubblico: la Gestazione per Altri (GPA), la nozione di famiglia e l’importanza dell’identità nell’attuale tessuto socio-giuridico italiano.
Nell’ambito della delicata questione GPA, Sciarra ha riconosciuto le preoccupazioni relative alla tutela della donna. In Italia, tale pratica è al momento “non ammessa e anzi profondamente stigmatizzata“.
Nonostante questo, il dibattito include il riconoscimento dei diritti dei bambini già nati attraverso tali procedure. La presidente ha messo in luce il delicato equilibrio che il legislatore deve trovare tra la protezione delle donne e i diritti di chi “è già nato, esiste, è lì“.
“La Corte, recentemente, a proposito dei figli nati da coppie dello stesso sesso si è soffermata a valutare la tutela dei diritti di questi soggetti, che sono ‘nati’ e l’espressione non è usata senza ragione: sono nati, sono lì, sono nel nostro territorio nazionale e aspirano a vedere garantita la loro vita come figli, a ricevere affetto e sostegno”.
La definizione di famiglia ha subito profonde trasformazioni nel corso degli anni, in Italia come nel resto del mondo. Questo ha portato a questioni intricate e spesso polarizzanti, come il riconoscimento dei diritti dei bambini nati da coppie dello stesso sesso.
Sciarra ha sottolineato come la Corte riconosca che questi bambini siano alla ricerca di identità negli affetti familiari, e che – sebbene la Costituzione protegga la famiglia – questo non esclude l’importanza e il riconoscimento delle formazioni sociali, che rappresentano le diverse realtà familiari presenti oggi nel nostro paese.
“La Corte di Strasburgo e anche la Corte Costituzionale usano il principio di identità: il figlio cerca identità negli affetti familiari e la famiglia è quella che la Costituzione tutela ed è anche la famiglia delle formazioni sociali“.
Dalla sua posizione di presidente della Corte Costituzionale, Sciarra ha nuovamente dimostrato il proprio impegno a considerare tutte le prospettive in gioco, cercando di trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione, diritti individuali e protezione sociale. Ribadendo le proprie istanze già avanzate ad aprile di quest’anno.
“L’attenzione della Corte costituzionale è stata incentrata sui diritti dei nati. Punti fermi sono i diritti dei minori. Abbiamo lanciato un messaggio di attenzione per i diritti del minore e la cura dei figli nati”.
L’approccio di Sciarra sottolinea l’importanza di un dibattito aperto e costruttivo sul futuro delle politiche familiari e di identità in Italia.
In un contesto in cui le definizioni tradizionali vengono messe in discussione e la società si evolve rapidamente, le riflessioni della presidente della Corte Costituzionale rappresentano un contributo fondamentale alla discussione su come l’Italia può affrontare queste sfide in modo equo e sostenibile. Proprio come sostiene Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno.
“Come Associazione Famiglie Arcobaleno accogliamo con soddisfazione le parole della presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra al Meeting di Rimini. Non è la prima volta che la Presidente ribadisce con chiarezza la posizione della Corte rispetto all’urgenza di un riconoscimento delle famiglie arcobaleno, riconoscimento che spetta al Parlamento e che da decenni tarda ad arrivare.
I bambini e le bambine di coppie dello stesso sesso non sono più un’ipotesi bensì una realtà consolidata e in costante crescita nel nostro paese, cosa aspetta il Parlamento a tutelare i suoi cittadini invece di perseguitarli? Per quanti anni ancora dovremo assistere a questa vergognosa assenza di diritti per i minori con genitori dello stesso sesso?
A un’Italia abbagliata dai Vannacci, di ieri e di oggi, guardiamo con fiducia a un Paese illuminato da donne come la presidente Sciarra”.
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