Il riassunto sotto il titolone nella prima pagina de La Verità , che entra a gamba tesa sulla decisione presa dall’Agenzia del Farmaco sulla terapia ormonale gratis per le persone trans, è un concentrato di omotransfobia. L’articolo di Francesco Borgonovo parla poi di disforia di genere, spiegando che nonostante non sia considerata una malattia, “il cambio di sesso” è a carico del servizio sanitario nazionale. Cita nuovamente il farmaco che “blocca la pubertà” e conclude con la legge contro l’omofobia e misoginia, spiegando che “chi non è d’accordo tra poco rischierà il carcere grazie alla legge Zan“.
Peccato siano frottole, come sono soliti fare a La Verità quando si parla di diritti e comunità LGBT.
La confusione sui “farmaci gratis ai trans” de La Verità
Per criticare la scelta presa prima dall’Emilia Romagna con una legge regionale e a seguire a livello nazionale, l’articolo le tenta tutte, individuando un’incongruenza, secondo loro. Una tattica penosa, secondo noi.
L’Oms spiega che “la disforia di genere non è una malattia, ma qualcosa che ha a che fare con le condizione di salute sessuale”. La formula, sempre secondo loro, è volutamente ambigua.
Da un lato le istituzioni internazionali non possono sostenere che l’incongruenza e la disforia di genere siano disturbi, perché altrimenti verrebbero accusati di stigmatizzare le persone trans. Dall’altro lato, però, bisogna che in qualche modo le problematiche di genere siano riconosciute e catalogate, altrimenti non sarebbe possibile giustificare l’erogazione gratuita dei farmaci. Ecco allora il contorcimento ideologico sulla salute sessuale.
In poche parole, se la disforia di genere non è una malattia, perché ci sono dei farmaci e questi sono pure gratis? Questo il succo dell’articolo.
Ancora una volta, non hanno capito che vivere in un corpo che non si riconosce come proprio è un disagio enorme, a cui si può porre rimedio con delle decisioni che cambieranno per sempre una vita. Esiste appunto la terapia ormonale e, se si vuole, l’operazione di riassegnazione del sesso. E questo non significa “assecondare” le persone trans, come dicono a La Verità.
Triptorelina
Attacco poi al farmaco chiamato triptorelina, utilizzato per bloccare la pubertà nei casi certificati di disforia di genere. Definito dagli omofobi “farmaco gender” o quello “che fa cambiare sesso ai bambini“, non è altro che un modo per rallentare la maturazione sessuale, consentendo quindi di avere più tempo per riflettere su sé stessi e prendere una decisione (viene anche usata per contrastare il tumore al seno e alla prostata).
Ma per gli anti-Trans, l’assunzione di questa pillola non farà altro che cambiare genere.
E il ddl Zan?
“In Italia c’è un’emergenza, ma non è l’omofobia: è l’avanzata di un’ideologia pericolosa che si vuole imporre a spese di tutti“.
Questo quel che pensa La Verità su farmaci per la transizione coperti dal SSN e nei confronti del ddl Zan. Riguardo l’omofobia, negano che ci sia un’emergenza. Dicono che il movimento LGBT non sia mai stato forte come oggi, e che il ddl non farà altro che renderlo più potete e dominante. E questo, è un insulto a tutti coloro che sono stati aggrediti solo per il loro orientamento sessuale.
Ma non ci aspettiamo che lo capiscano.
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