VARESE – In Italia come nel resto del mondo, il Pride Month è in pieno svolgimento. Lungo tutto l’arco dell’estate, più di 50 parate sono state organizzate per celebrare questa importante occasione. Qui puoi trovare il programma completo con le date e le città di tutti i Pride 2023 in Italia.
Abbiamo scelto di porre un’attenzione speciale, durante questo anno, alle comunità queer presenti nelle province e nei territori, come riconoscimento al grande e prezioso lavoro delle associazioni e dei comitati organizzatori nelle province italiane. In un periodo in cui l’omobitransfobia trova legittimazione nelle scelte della politica di governo, nei territori si giocano le battaglie più complicate, difficili, talvolta solitarie, di moltissime persone LGBTQIA+.
Abbiamo condotto una serie di interviste durante i Pride di alcune città italiane, tra cui Piacenza, Novara, Pavia, Lecco, Cuneo, Pordenone, Foggia, Liguria, Bari Il nostro obiettivo era quello di ottenere una migliore comprensione della situazione e delle sfide uniche che ogni contesto affronta.
Varese si prepara anche quest’anno ad accogliere il Varese Pride 2023, evento organizzato dall’Arcigay locale, che si terrà questo sabato, 17 giugno. Grazie al sostegno delle istituzioni locali e all’entusiasmo della comunità, il Varese Pride si svolge fortunatamente in un contesto piuttosto favorevole, almeno a livello comunale.
Uno dei pilastri fondamentali è il sostegno fornito dalle istituzioni. Il Comune di Varese ha concesso il partenariato all’evento, offrendo non solo il patrocinio ma anche un contributo economico. Anche se il sindaco ha scelto di non presenziare.
Abbiamo parlato con il comitato organizzatore del Varese Pride, chiedendo loro di svelarci più dettagli possibile sulla manifestazione. E, naturalmente, non ci hanno deluso!
View this post on Instagram
Comune e Regione hanno dato patrocinio? Quali istituzioni locali avete dichiaratamente dalla vostra parte?
Il Comune di Varese ha concesso il partenariato: è una forma di collaborazione che prevede non solo il patrocinio, ma anche un contributo economico.
Abbiamo poi ottenuto il patrocinio dell’Università degli Studi dell’Insubria, dell’Ambasciata del Canada in Italia e di 10 comuni in provincia di Varese.
Regione Lombardia non ha mai concesso il patrocinio alla manifestazione, ma non possiamo aspettarci diversamente. Provincia di Varese ha invece deciso di concedere il patrocinio solo alla Pride Week e non alla parata, dopo che in una primo momento aveva negato del tutto il patrocinio.
Abbiamo avuto un confronto con il Presidente della Provincia e ha deciso in questo modo: l’auspicio è che cambi idea anche sulla parata. Abbiamo percepito una grande possibilità di dialogo con lui.
Qual è il rapporto della comunità queer locale con il sindaco e la giunta?
Dal 2016 abbiamo un’amministrazione di centrosinistra, dopo anni di Lega. La giunta e il sindaco sostengono convintamente tutti i progetti legati alla comunità LGBTQIA+, Pride compreso, e il Comune fa parte della rete RE.A.DY.
Purtroppo nonostante i numerosi inviti il Sindaco non partecipa personalmente al Pride, pur sostenendolo. Crediamo che la presenza del primo cittadino dia un segnale politico e istituzionale forte, e visto che conosciamo il suo impegno sui diritti LGBTQIA+ ci auspichiamo che cambi idea.
Al momento il nostro Pride non ha mai visto la partecipazione di un Sindaco, ma solitamente la giunta al completo è sempre presente.
Il Pride ha un tema specifico? Un motto… ecc?
Quest’anno ci siamo agganciati alla campagna nazionale “I Pride chiamano l’Italia”.
Ci raccontate brevemente il percorso della parata?
Il percorso è stato completamente rivisitato: il concentramento sarà dalle 16:00 in Piazza Monte Grappa, la piazza principale della città, con partenza alle 17:00. Per la prima volta, attraverseremo il centro storico, passando da Corso Matteotti. L’arrivo è previsto alle 19:00 ai Giardini Estensi dove ci sarà il palco coperto.
Quali interventi a voce sono previsti sul palco dopo la parata?
Interverranno le associazioni LGBTQIA+ del territorio: AGEDO Varese, Famiglie Arcobaleno e l’associazione Cuorinversi.
Avremo poi diverse testimonianze dai gruppi di Arcigay Varese e dalle soggettività LGBTQIA+.
A seguire è prevista la Pride night con le performance di vari artisti legati alla comunità, tra cui Immanuel Casto e Romina Falconi.
Quali sono le associazioni e i soggetti che hanno organizzato il Varese Pride?
Il Varese Pride è organizzato da Arcigay Varese e dai suoi volontari che lavorano un anno intero per portare il Pride a Varese. Dobbiamo riportare che l’organizzazione di un Pride è complessa, sempre più costosa e con molti paletti burocratici.
Abbiamo riscontrato che alcuni controlli (come quelli sui decibel) interessano solo il nostro evento a Varese, non altre manifestazioni. Di queste preoccupazioni abbiamo già parlato con le istituzioni: auspichiamo che il nostro evento venga trattato alla stessa maniera di tutti gli altri.
Che messaggio volete mandare alla politica nazionale?
I diritti delle persone LGBTQIA+ non sono un’ideologia, sono diritti umani. Devono essere tutelati e garantiti nella loro interezza. I figli delle famiglie arcobaleno devono essere riconosciuti. Non è accettabile che il nostro Paese si posizioni in fondo alle classifiche riguardante l’ugugaglianza delle persone LGBTQIA+.
View this post on Instagram
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.