Culture

10 culture del mondo che contemplano e onorano il genere non binario

Oltre il binarismo di genere. Dai Bugis di Sulawesi che riconoscono 5 generi ai Māhū delle Hawaii, la cui identità di genere è rispettata da tempo immemore.

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In questi giorni in Italia si discute della legge sull’omotransfobia, in relazione al Disegno di Legge Zan dibattuto al Senato, dopo che è stato approvato alla Camera dei Deputati. Il punto dirimente, che rischia di compromettere l’approvazione della legge, è la questione legata all’identità di genere e al superamento dell’impostazione binaria. Una parte consistente delle forze politiche attualmente elette al Parlamento è convinta che il DDL Zan non debba contenere, tra le categorie destinatarie di una protezione contro la fobia e la violenza, l’identità di genere, e dunque la libertà di auto determinarsi maschile, femminile o non-binario.

Secondo i lettori di Gay.it il DDL Zan andrebbe approvato così com’è, dunque includendo l’identità di genere (si leggano i risultati di questo sondaggio). Ma secondo un altro sondaggio condotto da Demos per Repubblica, anche il 62% di tutti gli Italiani è favorevole al DDL Zan.

In relazione alla questione dell’identità di genere e al superamento della vecchia impostazione del binarismo, in redazione da Gay.it abbiamo preparato per voi lettori questo breve compendio dedicato a quelle tribù, comunità indigene, civiltà e culture che, già da molti secoli, hanno riconosciuto l’esistenza di un numero di generi superiori a 2, contemplando e onorando, quindi, le identità non binarie.

Tra queste società c’è addirittura chi riconosce ben 5 generi. Prosegui nella lettura per scoprire di più.

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