Rachele Scarpa
25enne veneta, Rachele Scarpa è stata la candidata più giovane del Partito Democratico alle ultime elezioni politiche. Fortemente voluta da Enrico Letta, farà il suo esordio assoluto in Parlamento il prossimo 13 ottobre.
Nata a Treviso nel 1997, Scarpa ha iniziato a fare politica da giovanissima, ai tempi del liceo. È coordinatrice provinciale della Rete degli studenti medi di Treviso. Successivamente viene eletta rappresentante d’istituto al liceo Canova di Treviso, quindi presidente della Consulta provinciale degli studenti, coordinatrice regionale e infine componente dell’Esecutivo nazionale della Rete degli studenti, con delega alla comunicazione. Laureatasi in Lettere antiche all’ateno di Padova, è stata poi eletta nel 2018 con l’Unione degli universitari ed è diventata rappresentante degli studenti. A 23 anni appena, nel 2020, viene candidata dal Pd per il Consiglio regionale. Strappa 4728 voti ma non viene eletta, entra nel partito e diventa vice-segretaria comunale di Treviso.
Nel 2020, in diretta su Telechiara, Scarpa, che si definisce orgogliosamente e dichiaratamente bisessuale/pansessuale, tuonava così contro chi definiva “una non priorità” il DDL Zan:
“Siamo una comunità, siamo tanti, tante. Una legge del genere ci serviva. Sono stufa di sentirmi dire che visto che sono una cittadina come tutti gli altri, un qualcosa che mi tuteli dalla discirminazione che ogni giorno subiamo, sia come donna che come persone non strettamente eteronormate, questa sarebbe una perdita di tempo. È grave ed è il motivo per cui un provvedimento simile è necessario”.
La scorsa estate, nel rispondere a Lucio Malan di Fratelli d’Italia, aveva rimarcato come “l’intera operazione di affossamento del DDL Zan ha suscitato in me viva indignazione, perché ho sentito che una certa politica stava giocando con i miei diritti, sulla mia pelle. Non c’è polemica strumentale che possa rimuovere in me quella rabbia. Mi guida nella lotta ogni giorno”.