«Vedi, chi arriva mò? Il ricchione». Così i buttafuori di un noto locale del Mataponto, il Bambulè di Policoro, avevano commentato qualche sera fa l’arrivo, in mezzo agli altri clienti, di Rocco Corsano, agente di alcuni vip e collaboratore di "la vita in diretta". Al momento di entrare, poi, Corsano, che era con due amici, si è sentito dire un secco «Tu no».
Senza dare in escandescenze, Corsano se ne va, ma su suggerimento di un’amica, Flavia Frazzi, capo casting de "La vita in diretta", decide di rendere noto l’episodio.
«Quella notte non ho dormito. Mi è rimasta tanta amarezza. Non volevo far uscir fuori il mio nome perché qualcuno potrebbe pensare che vado in cerca di pubblicità – ha raccontato Corsano alla Gazzetta del Mezzogiorno -. In 33 anni mai mi era accaduta una cosa simile. Eppure la costa Jonica è aperta alla diversità ed alla trasgressione. Ma l’omofobia fa sempre male».
E la denuncia non è stata indolore per i buttafuori responsabili del gesto. I gestori del locale, infatti, il primo a portare la movida notturna sul quel tratto di spiaggia, hanno deciso di licenziarli in modo che un fatto del gener non potesse più accedere. «Invitiamo Rocco, che consideriamo una bella persona, per venerdì prossimo, nella nostra champagneria, per scusarci personalmente con lui. Se fosse stato qui, adesso – ha concluso Tarsia – lo avrei abbracciato». Dal canto suo corsano, ha fatto sapere di avere accettato sia l’invito che le scuse e che vnerdì prossimo tornerà al Bambulè, certo che nessuno gli dirà «ricchione, tu no».
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