Anche quest’anno si terranno dal 4 al 29 Luglio, in collaborazione con Creative Studios Milano e l’associazione Afro Fashion, gli incontri formativi, aperti a qualunque creator, all’insegna dell’inclusività. Un progetto che per Michelle Francine Ngonmo, fondatrice dell’Afro Fashion, ha l’obiettivo di raccontare e celebrare un’Italia “multiculturale a 360 gradi”.
Già quando era all’Università di Ferrara nel ruolo di presidentessa degli studenti, Ngonmo ha iniziato a confrontarsi con i profili di innumerevoli creator che non trovavano voce: “Mi sono accorta che tanti ragazz* POC (people of colour) in Italia studiavano in diversi ambiti ma non riuscivano nemmeno ad arrivare al colloquio” racconta “Guardando i media non veniva raccontata la società multiculturale che vivevo, dagli studenti alla collaboratrice domestica. E mi son detta: come iniziare a raccontare quell’altra parte dell’Italia, completamente ignorata dai media?”.
È stato così che nel 2015 Ngonmo ha fondato Afro Fashion, associazione specializzata in più settori, tra cui arte, cultura, design. Per afro – sottolinea – non intendiamo “African”, ma uno stile che rielabora tutti gli elementi del continente nero, indipendentemente dall’origine dello stilista. Nello specifico, la moda per Ngonmo è uno strumento di comunicazione potente e avaguanguardista: “Sociopoliticamente parlando occupa un ruolo molto importante tra le comunities, quindi quale strumento migliore per iniziare una conversazione?“. Dal 2015 l’Afro Fashion ha promosso circa 1.400 designer in Italia, una risposta concreta e diretta ad un’industria che sembra sempre cercare sempre altrove: “L’industria chiede diversity and inclusion ma lo fa soprattutto per tendenza” dice Ngnomo “Vogliono il designer nero e vanno in Africa, nel ruolo di white saviour perché è più folkloristico o in Inghilterra perché fa più figo, ma questi talenti li abbiamo anche a casa nostra“. Nasce qui l’obiettivo fondamentale del suo workshop in collaborazione con Creative Studios Milano: valorizzare i creator BIPOC (Black, Indigenous, (and) People of Color) sul nostro territorio, trovando spazio per diversità e inclusività partendo dal nostro paese.
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Il programma sarà di 4 settimane e formerà ben 36 talenti, con l’obiettivo di formare un gruppo di giovani tra i 18 e i 28 anni, il più multiculturale e diversificato possibile. I ragazz* saranno formati in tre campi specifici: Fashion Design – insieme a Edward Buchanan, mentore che strutturerà i vari incontri – nella Direzione Artistica insieme a Macs Iotti, e nel campo dei media con Gloria Maria Cappelletti. Attraverso le informazioni dei mentor, i ragazzi produrranno del materiale in questi campi e avranno anche modo di avere sessioni con altri talent affermati e noti sui social, per dare loro punti di riferimento. Anche quest’anno, ogni lavoro verrà esposto alla Afro Fashion Week 2022 (in concomitanza con la Milano Fashion Week) in un’esposizione aperta a chiunque. “Mi son detta: costruisci questa piattaforma e dai questa opportunità a tutte queste persone senza spazio” racconta Ngonmo “Penso che delle volte, come dicono in inglese, non bisogna più chiedere “a seat at the table” (un posto a tavola) ma costruirselo. Ho pensato costruiamoci un posto nostro, poi chi lo sa, magari un giorno ci verrà riconosciuto qualcosa.”
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