Nove attivisti LGBT riferiscono di essere aggrediti a New York City da quattro o cinque uomini al grido di “Trump, Trump, Trump!” e “Blues Lives Matter” (lo slogan del movimento a sostegno della polizia, in reazione al “Black Lives Matter”).
I quattro sostenitori di Trump si sarebbero rivolti agli attivisti chiamandoli “comunisti” e, rivolgendosi in particolari ai membri queer del gruppo, “fr*ci”.
Da quello che raccontato i ragazzi aggrediti, i quattro (che indossavano gadget del movimento Blue Lives Matter) sarebbero passati velocemente dalle offese verbali all’aggressione fisica.
Gli attivisti aggrediti sono tutti membri di un’associazione chiamata Decolonize This Space che si batte per i diritti dei nativi, dei neri, della Palestina e contro lo sfruttamento occidentale dei Paesi non occidentali.
L’aggressione è avvenuta in Walker Street nei pressi di Broadway, molto vicino all’Artists Space, luogo dove si stava tenendo un party dell’associazioni di cui i ragazzi aggrediti fanno parte.
Gli attivisti avrebbero inoltre deciso di non denunciare il fatto alla polizia, dicendo che non si fidano delle forze dell’ordine americane.
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