Ricordate il famoso ballo scolastico di Grease o di tanti altri film hollywoodiani? Bene, adesso, in America, potrete addirittura trovare i balli scolastici gay!
Il "Prom" (così si chiama il ballo scolastico) è una delle più antiche e rispettate tradizioni americane: rappresentano il momento più atteso per milioni di studenti. Ma in questi ultimi anni sono apparsi i gay proms. Da costa a costa, e non solo nelle grandi città, sono infatti sempre più numerosi i balli scolastici organizzati dalle organizzazioni gay studentesche.
"Questi balli ci dicono che c’è una comunità gay nelle scuole superiori" commenta Kathleen C. Miller, del Parents, Families and Friends of Lesbians and Gays, un gruppo che ha aiutato ad organizzare il primo ballo scolastico gay a St. Petersburg in Florida.
Nel 1999 uno studio condotto nelle scuole degli Stati Uniti dalla Gay, Lesbian and Straight Education Network, un’organizzazione non-profit che si occupa di tematiche omosessuali all’interno della scuola, ha dimostrato come il pregiudizio e l’ignoranza risiedano ancora all’interno del sistema educativo. Il 91% degli intervistati ha ammesso di sentire regolarmente commenti omofobi all’interno delle aule scolastiche. Il 40% delle volte questi commenti provengono da insegnanti ed educatori…
Ecco allora uno dei muri da abbattere. L’omofobia ed il pregiudizio all’interno della scuola. Soprattutto nella provincia. "La provincia rappresenta un vero e proprio terreno di battaglia per la difesa e la tutela degli studenti omosessuali" ricorda Eric L. Ferrero, del Lesbian and Gay Rights Project dell’American Civil Liberties Union.
Ed è infatti proprio nella vasta provincia americana che i balli scolastici gay rappresentano una novità dirompente. James M. Milone, 17 anni, eterosessuale e studente in una scuola cattolica ammette il suo imbarazzo. "Personalmente non ho problemi, ma credo che la maggior parte degli studenti pensino che un ballo scolastico gay sia molto strano o addirittura offensivo. Molti studenti sono omofobi. Pensano che è strano perché non è quello che si sono sentiti raccontare sia normale".
Altri trovano questi balli scolastici gay ripugnanti. "Mostrano quanto malata e decadente sia la nostra società" punta il dito John F. Harvey, un prete cattolico. Altri critici accusano infine questi balli di essere il pretesto per diaboliche politiche di diffusione dell’omosessualità (sic!).
"Per me il ballo di quest’anno significa semplicemente che ognuno è accettato per quello che è" commenta Michael G. Valverde, 18 anni, bisessuale e studente alla West Babylon High School, ricordando come, fin’ora, abbia dovuto sempre nascondere i propri sentimenti e la propria identità ai balli scolastici passati.
Sono moltissimi gli studenti gay, lesbiche, bisessuali e transessuali che, soprattutto in provincia, devono ancora autoghettizzarsi, fingere, nascondersi. Ma c’è anche qualcosa di nuovo e interessante che sta venendo fuori recentemente. "I giovanissimi iniziano ora a venir fuori tra i 14 e i 16 anni" sottolinea Caitlin Ryan, dell’Insitute on Sexuality, Inequality and Health alla San Francisco State University. Recenti e seri studi mostrano come l’età media intorno alla quale si prende coscienza della propria attrazione sessuale per lo stesso sesso sia 10 anni. (Con buona pace di bacchettoni e benpensanti). (vedi su questo argomento il libro "Lesbian and Gay Youth: Care and Counseling", Columbia University Press, 1988).
Buon ballo a tutti! (anche in Italia?, fatecelo sapere…)
di Gabriele Zamparini – da New York
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