Un Diversity & Inclusion Board, un Chief Diversity Officer e la partecipazione Corporate Equality Index. Sono i passi che, dopo la vicenda che ha coinvolto Barilla e l’ha resa bersaglio di una campagna di boicottaggio internazionale per le frasi omofobe espresse dal suo proprietario Guido Barilla , l’azienda italiana ha deciso di intraprendere per cambiare l’idea che la comunità lgbt si è fatta di lei.
Dopo l’incontro con i rappresentanti delle associazioni lgbt italiane, Barilla punta a dimostrare che vuole far seguire i fatti alle parole. Con un comunicato stampa diffuso tramite il proprio sito, il brand sinonimo di pasta italiana ha reso nota l’istituzione del Diversity & Inclusion Board (Consiglio sulla Diversità e l’Inclusione) “composto da esperti esterni indipendenti che aiuteranno Barilla a stabilire obiettivi e strategie concrete per migliorare lo stato di diversità e uguaglianza tra il personale e nella cultura aziendale in merito a orientamento sessuale, parità tra i sessi, diritti dei disabili e questioni multiculturali e intergenerazionali”.
Tra le persone coinvolte in questo consiglio, un nome spicca su tutti. E’ quello di David Mixner, figura di riferimento a livello globale per la comunità lgbt, docente universitario, sceneggiatore, giornalista e impegnato in progetti di prevenzione dell’AIDS in Africa e Ucraina.
“Sono lieto che Barilla abbia ricercato guida e consulenza all’esterno su questi temi fondamentali e sono onorato di essere stato coinvolto – ha dichiarato David Mixner, membro del Diversity & Inclusion Board -. Inoltre, sono rimasto colpito dalla volontà del Presidente e dell’azienda di ascoltare e imparare dai leader della comunità LGBT e di lavorare per migliorare diversità, inclusione e uguaglianza”.
Talita Erickson, invece, avvocato di origine brasiliana, attuale Direttore Affari Legali di Barilla America, sarà la Chief Diversity Officer.
Claudio Colzani, amministratore delegato, ha dichiarato che adesso “il nostro impegno è volto a promuovere la diversità perché crediamo fermamente che sia la cosa giusta da fare”. “Diversità, inclusione e uguaglianza – ha continuato Colzani – sono da tempo parte integrante della cultura, dei valori e del codice etico di Barilla. Questi si riflettono nelle politiche e nei benefit offerti a tutto il personale, indipendentemente da età, disabilità, sesso, razza, religione o orientamento sessuale”.
Il prossimo anno, l’azienda lancerà un progetto per “coinvolgere le persone sui temi di diversità, inclusione e uguaglianza”. “I partecipanti – spiega l’azienda – saranno invitati a creare brevi video che rappresentino le molteplici sfaccettature della pasta. Le creatività saranno presentate alla comunità web che potrà esprimere il proprio apprezzamento, condividerli e votarli. I video saranno poi valutati da una giuria di esperti e i vincitori saranno premiati.
Infine la partecipazione al Corporate Equality Index (CEI), organismo creato dalla US Human Rights Campaign permetterà di misurare e valutare le politiche e pratiche messe in campo da Barilla proprio in tema di dipendenti lgbt.
“Siamo grati a coloro che hanno trovato il tempo di condividere i loro punti di vista con noi e di conoscere Barilla come azienda – ha dichiarato Luca Virginio, Direttore per la comunicazione e le relazioni esterne di Barilla -. Come impresa socialmente responsabile che serve e rispetta tutti i consumatori, sappiamo di dovere rafforzare il nostro impegno”.
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