Tra la comunità LGBTQ+, l’ansia e il disagio derivanti dal minority stress non è una novità. Tuttavia, sapevi che le persone bisessuali sono più prone a questo tipo di disturbi?
Sfortunatamente, le ricerche dimostrano infatti che la comunità bisessuale subisce costantemente microaggressioni a causa della bifobia dilagante.
L’impatto negativo della bifobia si traduce spesso in un disagio che – talvolta – sfocia in vere e proprie patologie. Secondo studi condotti dal Bisexual Resource Center, circa il 40% delle persone bisessuali ha contemplato almeno una volta il suicidio.
A paragone, persone gay e lesbiche sperimentano questi sentimenti in circa un quarto della totalità. Inoltre, il numero di persone bisessuali con ideazioni aumenta quando si parla di persone di colore, transgender o con disabilità.
Non ci sono dubbi quindi che la discriminazione subita dalle persone bisessuali impatti in maniera devastante sulla loro salute mentale, anche perché spesso questa proviene proprio dalla comunità LGBTQ+.
Ma cos’è nel dettaglio la bifobia?
Il Bisexual Reource Center definisce la bifobia come il “categorizzare – sbagliando – una persona bisessuale come eterosessuale, gay o lesbica anche se questa sostiene il contrario”.
Questo delegittimizza l’identità di una persona attraverso stereotipi, battute tristissime che possono – alla lunga – diventare vere e proprie violenze psicologiche.
Questo è di fatto il motivo per cui tantissime persone bisessuali evitano di fare coming out: le statistiche evidenziano che solo il 28% di esse riescono ad aprirsi con amici e familiari sulla questione.
Che aspetto ha la bifobia?
Gli individui bisessuali si trovano ad affrontare uno stigma doppio: da una parte, vengono esclusi dalla comunità eterosessuale, e dall’altra si sentono spesso discriminati dalla stessa comunità LGBTQ+. Gli stereotipi più comuni sono:
- Le persone bisessuali sono solo ingorde e promiscue
- I bisessuali sono tali solo per sfruttare il loro privilegio di “eterosessuali a metà”, e non appartengono alla comunità LGBTQ+
- Le persone bisessuali feminine presenting cercano solo attenzione da parte degli uomini eterosessuali
- Le persone bisessuali masculine presenting sono solo persone gay che non vogliono fare coming out per non perdere i propri privilegi
Ma c’è ancora una forma di discriminazione più spietata ed estremista, ovvero quella dei “negazionisti della bisessualità”, che si presenta come:
- Il negare l’esistenza della bisessualità, sostenendo che si tratti solo di una fase o di una curiosità passeggera
- Il pregiudizio secondo il quale una persona sia eterosessuale se coinvolta in una relazione con qualcuno dell’altro sesso
- Il definire una persona bisessuale gay o lesbica, nonostante il coming out
Quali sono gli effetti della bifobia su una persona bisessuale?
Come già menzionato in precedenza, le persone bisessuali se la passano spesso peggio rispetto al resto della popolazione in materia di salute mentale. Gli effetti sono:
- L’incremento delle patologie come ansia, depressione o disturbi di personalità
- Maggiore rischio di autolesionismo, ideazioni suicide
- Scarsa o inesistente rete di supporto
- Sentimenti di vergogna o disagio verso il proprio orientamento sessuale, insicurezza nel fare coming out
- Maggiore rischio di sviluppare dipendenze da alcool, sigarette o droghe
Tuttavia, le ricerche condotte su queste problematiche non sono ancora abbastanza per disegnare un quadro complessivo, perché si tratta questioni ancora poco accettate e spesso insabbiate all’interno della stessa comunità LGBTQ+. Il che non fa che aggravare il problema.
Combattere la bifobia, un passo alla volta
È essenziale per il benessere della comunità bisessuale poter contare su una rete di supporto forte e sull’accettazione da parte della comunità LGBTQ+. Questo, per contrastare il dilagante sentimento bifobico, che per la stragrande maggioranza trova spazio online.
Ed è proprio qui che è necessario creare uno spazio sicuro rivolto alle persone bisessuali, validando prima di tutto la loro esistenza per poi combattere gli stereotipi negativi tramite l’educazione e l’informazione corretta sulla questione. Ecco alcune risorse:
- “Due non è il doppio di uno. La bisessualità come orientamento“, un romanzo di Elettra Groppo che utilizza la narrativa per parlare della questione bisessuale
- “Fuori binario: Bisessualità maschile e identità virile“, testo di Giuseppe Burgio
- “Bisexual Prejudice Among Lesbian and Gay People: Examining the Roles of Gender and Perceived Sexual Orientation“, paper pubblicato sulla rivista scientifica Psychology of Sexual Orientation and Gender Diversity (disponibile solo in lingua inglese)
Inoltre, celebrare l’orgoglio bisessuale durante questo Pride Month 2022 risulta estremamente importante per abbattere stereotipi e comportamenti bifobici, attraverso la sensibilizzazione e l’educazione sulla questione bisessuale.
La comunità LGBTQ+ dovrebbe essere il punto di partenza e un luogo sicuro: accettazione e attivismo sul tema porterebbero a un impatto positivo concreto sia su questa particolare categoria che sull’intera comunità.
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