Da oltre un mese Hollywood è letteralmente paralizzata. Allo sciopero degli sceneggiatori iniziato nel mese di maggio si è infatti aggiunto quello degli attori, con gli studios poco propensi ad accettare i nuovi accordi chiesti a gran voce da Writers Guild of America (WGA) e dal sindacato SAG-AFTRA (160mila iscritti), che abbraccia non solo attori e attrici ma anche presentatori tv e radio, modelli e youtuber.
Gli attori chiedono a gran voce un aumento dei diritti residuali, ovvero quelle royalty che vengono pagate quando un film o una serie tv finiscono online sulle piattaforme. Ad oggi, si parla di briciole, spiccioli dinanzi ai milioni di abbonati che fruttano miliardi di dollari. Billy Porter, ex volto di Pose, ha annunciato ad Evening Standard che proprio a causa di questo stop che si preannuncia tutt’altro che momentaneo dovrà vendere la propria casa.
“Devo venderla, perché siamo in sciopero. E non so quando torneremo a lavorare. La vita di un artista, fino a quando non fai i fottuti soldi – che io non ho ancora fatto – è da tenere sotto controllo. Avrei dovuto essere in un nuovo film e in un nuovo programma televisivo a partire da settembre. Niente di tutto ciò sta accadendo. Quindi alla persona che ha detto: “Li faremo morire di fame fino a quando non dovranno vendere i loro appartamenti”, rispondo che mi hai già fatto morire di fame”.
Porter, da poco tornato single dopo 6 anni di matrimonio, si riferisce ad un articolo pubblicato a luglio da Deadline, che citava un anonimo dirigente di Hollywood convinto che gli studios avrebbero resistito fino a quando sceneggiatori e attori non fossero falliti. Porter ha criticato anche il CEO della Disney Bob Iger, per un’intervista del 13 luglio rilasciata alla Sun Valley Conference in cui ha affermato che gli scioperanti WGA e SAG-AFTRA non sarebbero affatto “realistici” con le loro richieste.
“Non esiste un contratto per lo streaming. E le società di streaming sono notoriamente opache con il loro numero di spettatori. Il business si è evoluto. Quindi il contratto deve evolversi e cambiare, punto. Sentire Bob Iger dire che le nostre richieste di un salario minimo non sono realistiche? Quando lui guadagna $ 78.000 al giorno? Non ho parole per questo, ma: vaffanculo”.
Anche la presidente di SAG-AFTRA Fran Drescher ha duramente criticato le parole di Iger in un’intervista a Variety, definendole “terribilmente ripugnanti”, “fuori dal mondo”.
Dopo aver vinto l’Emmy per Pose, primo attore nero dichiaratamente gay a riuscirci, Billy Porter ha preso parte a Cenerentola, 80 for Brady e Our Son, ancora inedito in Italia, oltre ad aver diretto Tutto è possibile e un episodio di Accused. Il film di cui Billy parla, stoppato dallo sciopero, è l’attesissimo biopic su James Baldwin.
Le proteste nei confronti dei grandi studios di Hollywood quindi proseguono, per la prima volta pubblicamente. A fine luglio Tommy Dorfman di Tredici ha rivelato il proprio guadagno complessivo dalla prima stagione della serie Netflix. “I miei guadagni per l’intera prima stagione di Tredici ammontavano a $29.953,24, prima delle commissioni di agenzia e manager (20%) e delle tasse. Otto episodi in sei mesi”, ha confessato Dorfman via social, per poi aggiungere: “Ho partecipato a tutta la fase di promo, ho fatto un viaggio andata e ritorno da New York a San Francisco per girare ogni episodio, sono stata tenuta per giorni senza paga e senza lavoro. Sono appena riuscita a permettermi di pagare un’assicurazione. Tutto ciò, quando nei primi ventotto giorni dall’uscita, la prima stagione dello show ha totalizzato oltre 476 milioni di ore di visualizzazione. Per questo scioperiamo”.
Durissima anche Angelica Ross, volto di Pose e American Horror Story. Ross ha infatti rivelato che FX le ha imposto un contratto di 7 anni in esclusiva, quando è entrata nel cast di Pose, facendole perdere un’enorme opportunità con Marvel.
“Mentre lavoravo ad American Horror Story 10, mi è stato detto che sarei tornata con la Stagione 11 e sono rimasta in sospeso per diversi mesi”. “Durante questo periodo, la Marvel mi ha chiamato alcune volte chiedendo informazioni sulla mia disponibilità. Quando FX mi ha lasciato andare, Marvel ha smesso di chiamarmi. Sono anni che non ottengo un ruolo. Anche per questo stiamo scioperando”.
Tre anni fa si era vociferato che i Marvel Studios cercassero un’attrice trans per introdurre il primo supereroe transgender, una guerriera di nome Sera, in Loki. Ross era la loro prima scelta.
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