“I sogni impossibili diventano veri” scrive Billy Porter su Instagram. E nel suo caso, è davvero così.
Avevamo annunciato che la star di Pose avrebbe ricevuto la sua stella sulla Hollywood Walk Of Fame, e questo 1 Dicembre è successo davvero.
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Avvolto in un incantevole abito color panna, al 6201 di Hollywood Boulevard a Hollywood, in California, Porter – accompagnato da sua sorella e una valanga di fan – ha finalmente consacrato lo step definitivo di una carriera incredibile.
Vincitore di Emmy, Tony Awards e Grammy Award l’attore, cantante, regista, compositore, regista, e drammaturgo, è la conferma vivente di cosa significa prendere tutto quello che la nostra società considera ‘difetto’ e tramutarlo in carta vincente: “Sono grato di aver vissuto abbastanza da vedere il giorno in cui la mia queerness non è più un peso, ma il mio più grande superpotere” dichiara.
Non solo apertamente queer, ma anche nero e HIV positivo nel 2022 Porter si oppone a tutti gli stigma del sistemo eteropatriarcale, portando una visibilità essenziale nei media mainstream.
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Un successo esploso alla soglia dei 50 anni, dopo una carriera tutt’altro che facile: “Ho sentito tante cose nella mia vita: sei troppo nero, sei troppo gay, sei troppo rumoroso, troppo eccessivo. Sii più silenzioso, cerca di adeguarti, spegni la tua luce, smettila di far sentire chiunque a disagio intorno a te” racconta Porter “Ho cercato di fare tutto questo. Ci ho provato davvero, ma grazie a Dio non ce l’ho fatta“.
Il successo di Pose è stato solo il trampolino per molto altro: Porter è stato la fata madrina in drag di Cenerentola affianco Camila Cabelo e Idina Menzel, ha esordito come regista di Anything’s Possible, prima teen comedy con protagonista una ragazza transgender, e presto lo vedremo al cinema insieme a Luke Evans nella versione gay di Kramer contro Kramer, Our Son.
Citando il rivoluzionario scrittore James Baldwin, Porter ricorda che il lavoro di un’artista è di disturbare la pace, concludendo: “Ed io prendo il mio lavoro molto seriamente”.
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