Luigi e Fausto sono una coppia di Bologna da mesi letteralmente perseguitata da una baby gang. I due uomini hanno raccontato la loro storia a Mariateresa Mastromarino de Il Resto del Carlino.
Comprata casa nella zona Pescarola – Zanardi, nel quartiere Navile, Luigi e Fausto, nomi di fantasia, hanno da subito iniziato ad essere presi di mira da questo gruppetto di ragazzi che non gradiscono la loro presenza. “All’inizio si limitavano a commenti e insulti cattivi e volgari, ma questo non ci sconvolge: una parte della società è purtroppo omofoba, bisogna riconoscerlo. Ma dagli insulti sono passati ad atti vandalici, violenti”. “Ci piantonano sotto casa e iniziano a urlare frasi. Suonano ai campanelli di tutti i nostri vicini, urlano ‘fr*ci’, ci offendono in quanto gay. E il tutto si riflette sugli altri abitanti, che sono esasperati“.
Un vero e proprio incubo che Luigi e Fausto non vogliono più vivere.
“Abbiamo paura e non siamo tutelati. Stiamo pensando di andare via, di scappare da questa zona. Ormai non si tratta più di sole parolacce”. “Si tratta di violenza verbale, ma non solo. Questi individui ci hanno graffiato la macchina e hanno provato a rubarci il motorino. In più, lanciano sassi contro le finestre e hanno, come ultima cosa, hanno dato fuoco al portico di casa, che è del condominio, ma è un’area che utilizziamo solo noi come passaggio verso l’esterno“.
Un inferno che i due coniugi non riescono a frenare, in alcun modo, pur avendo più volte chiamato le forze dell’ordine e presentato 3 denunce.
“Per fortuna, con il fuoco appiccato, i carabinieri sono riusciti a individuare tre componenti della banda. Ma temiamo per noi: sono ragazzi sbandati in una zona degradata. Abbiamo anche trovato stagnola e cucchiai sotto casa. Serve con urgenza una legge contro l’omofobia”. “Abbiamo paura che prima o poi ci facciano del male e che ci aggrediscano“.
Sempre a Bologna, solo due settimane fa due ragazzi gay sono stati e insultati sul bus dal branco omofobo. A inizio 2023, come dimenticarlo, Eugenia Roccella, ministra per le pari opportunità del governo meloni, ha negato l’esistenza di un problema omobitransfobia nel Bel Paese.
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