Il 28 giugno scorso Fedez e J-Ax hanno organizzato un concerto in omaggio alla città di Milano, gratuito all’ombra del Duomo, al cospetto di una piazza gremita e in diretta su Italia1. Tra i tanti cantanti saliti sul palco si ricorda Paki, rapper nato a Napoli ma cresciuto nella periferia milanese, a Rozzano, che ha cantato la sua Bluer, il cui discutibile testo ha suscitato la perplessità di Ivano Monzani, addetto alla sicurezza in una settimana diventato star del web grazie alle sue espressioni presto virali.
“Figlio di putt*na non finocchio”, canta Paki. E ancora. “Metto rapper putt*ne in ginocchio. Volevo una Glock, ora ne ho quattro. Volevo un chilo, ne ho presi otto. Metto droghe nella Vuitton, droghe nel giubbotto. Metto palle e pesce insieme quando me la fotto Quest’anno ho chiuso due date a Riccione. La scena in Ita è piena di ricchi*ni”.
Il testo di Bluer è passato in secondo piano grazie proprio ad Ivano Monzani, a sua insaputa diventato volto TikTok dell’estate 2022, ma a far rumore è stato il silenzio di Fedez, padrone di casa da anni paladino dei diritti LGBTQ e in prima linea nel contrastare l’omotransfobia. Silenzio che fa quasi rima con assenzo, perché proprio Fedez deve aver avallato la partecipazione di Paki al suo evento musicale, nonché la scelta di cantare proprio quel brano, che è un trionfo di omofobia e sessismo, di violenza fisica e verbale in musica.
Termini omofobi e misogini passati inosservati e taciuti, denuncia Michele Albiani, Presidente della Commissione Sicurezza e Coesione Sociale di Milano, che ha ora chiesto una risposta diretta da parte degli organizzatori del concerto.
“Il fatto che queste parole siano passate in sordina per più di una settimana, nonostante la visibilità dell’evento, dimostrano come nel nostro Paese ci sia ancora un’accettazione generalizzata di linguaggi offensivi nei confronti di minoranze e donne. È scandaloso. Un evento di beneficienza, di questa portata mediatica, svoltosi in piazza Duomo, con tanto di patrocinio del Comune, avrebbe meritato una maggiore attenzione da parte degli organizzatori per quanto riguarda i contenuti, conoscendo anche la loro sensibilità. A frittata fatta, almeno si scusino, per evitare che questa vicenda omofoba e misogina diventi un pericoloso precedente”.
Da parte di Fedez, per ora, nessuna replica.
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