Canada, il Bill 137 attacca persone trans e non binarie: perché dobbiamo preoccuparci

Cosa dice la legge approvata nella provincia del Saskatchewan

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"Insegnate come amare, non come odiare." Una delle persone manifestanti a Saskatoon contro il Bill 137.
"Insegnate come amare, non come odiare." Una delle persone manifestanti a Saskatoon contro il Bill 137.
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Il Saskatchewan è una delle dieci province del Canada e occupa la zona centro occidentale del paese al confine con Manitoba, Alberta, Nunavut, Montana e North Dakota.

Mappa del Canada
Mappa del Canada

Praterie sterminate, cielo dai colori sorprendenti, inverni gelidi e abitanti gentili, il Saskatchewan è salito agli onori delle cronache recenti a causa delle fosse comuni contenenti i corpi di bambine e bambini indigeni morti mentre frequentavano le famigerate residential schools.

Il Saskatchewan è una delle province canadesi più conservatrici del paese e la recente decisione presa dal partito di governo – il Saskatchewan Party – non fa che confermarlo. Il 20 ottobre 2023 è stato infatti approvato in via definitiva il Parents’ Bill of Rights (Carta dei diritti dei genitori). Un provvedimento simile era entrato in vigore in estate nella provincia del New Brunswick.

La nuova legge, indicata ora come Bill 137, già in vigore su tutto il territorio provinciale, prevede che i genitori siano informati costantemente su frequenza, comportamento, provvedimenti disciplinari e voti di figlie e figli, ma soprattutto impedisce ai minori di 16 anni di cambiare nome e/o pronome a scuola senza il consenso dei genitori.

Nelle ultime settimane manifestazioni contro l’introduzione del provvedimento avevano avuto luogo nelle due maggiori città della provincia – Regina e Saskatoon – ma il governo ha deciso di proseguire dritto per la sua strada.

"Insegnate come amare, non come odiare." Una delle persone manifestanti a Saskatoon contro il Bill 137.
“Insegnate come amare, non come odiare.” Una delle persone manifestanti a Saskatoon contro il Bill 137.

Secondo il ministro dell’istruzione della provincia, Jeremy Cockrill, il Parents’ Bill of Rights assicura che i genitori siano in prima linea in ogni decisione importante relativa alla vita dei loro figli. Il premier provinciale, Scott Moe, ha dichiarato che con tale legge non si voleva prendere di mira nessuno, ma che i genitori hanno il diritto di essere coinvolti nell’educazione e nella vita delle loro figlie e figli.

Scott Moe, leader del partito conservatore Saskatchewan Party e primo ministro provinciale.
Scott Moe, leader del partito conservatore Saskatchewan Party e primo ministro provinciale.

Il partito di opposizione, New Democratic Party (NDP), si è opposto al disegno di legge fin dal suo annuncio nell’agosto scorso poiché esso ha il chiaro scopo di colpire le persone queer facendo sentire loro la pressione del coming out e costringendole a nascondere la propria identità.

La Commissione per i diritti umani del Saskatchewan si è fortemente opposta all’introduzione di questa legge e la commissaria per i diritti umani Heather Kuttai si è dimessa dal suo incarico per protestare contro il Parents’ Bill of Rights. Kuttai ha spiegato di avere un figlio trans* e di considerare il provvedimento come un attacco gratuito ai diritti delle persone trans* e non binarie.

Heather Kuttai, ex commissaria per i diritti umani del Saskatchewan
Heather Kuttai, ex commissaria per i diritti umani del Saskatchewan.

Per blindare la legge ed impedire che essa possa essere impugnata in tribunale per violazione della Canadian Charter of Rights and Freedoms e del Saskatchewan Human Rights Code, il governo ha passato il provvedimento facendo ricorso alla notwithstanding clause.

Tale clausola della Canadian Charter of Rights and Freedoms permette ai parlamenti provinciali di approvare leggi locali trascurando alcune sezioni della Carta dei diritti per un periodo di cinque anni. La clausola autorizza in sostanza a porre in essere delle leggi che limitano le libertà fondamentali dei cittadini, i loro diritti legali e i loro diritti all’uguaglianza. Una volta invocata, la clausola impedisce qualsiasi revisione della legge in questione. Dopo cinque anni, la clausola cessa di avere effetto, a meno che non venga nuovamente invocata. Tale clausola venne prevista al momento dell’approvazione della carta nel 1982 per fare in modo che i governi provinciali – Québec francofono in primis – non si sentissero minacciati da un governo centrale troppo forte e invadente.

La clausola, un tempo raramente utilizzata, è stata invocata più volte negli ultimi anni. Un esempio recente e controverso è stato l’uso della clausola da parte del Québec per approvare nel 2019 una legge che impedisce ai dipendenti pubblici di indossare simboli religiosi sul posto di lavoro, tra cui l’hijab e la kippah.

Commentando la notizia dell’approvazione del Bill 137, Egale Canada – una delle maggiori organizzazioni 2SLGBTQIA+ del paese – ha dichiarato: “Questo è un giorno buio nella storia del Canada. Lo ricorderemo come la prima volta in cui un governo eletto ha usato la notwithstanding clause per limitare i diritti dei bambini e dei giovani e come la prima volta in cui un governo democraticamente eletto ha utilizzato tale clausola contro le persone 2SLGBTQI”.

Dichiarazione rilasciata da Egale Canada il 20 ottobre 2023.
Dichiarazione rilasciata da Egale Canada il 20 ottobre 2023.

Anche la Federazione degli insegnanti del Saskatchewan ha espresso la propria frustrazione per la decisione del governo. L’approvazione del Parents’ Bill of Rights pone ogni insegnante in una posizione difficile: obbedire alla legge sapendo di fare del male oppure ignorarla e andare incontro a conseguenze legali?

Questo è solo l’ultimo esempio della ventata omo-transfobica che sta attraversando un paese considerato da sempre tra più queer-friendly al mondo e che ultimamente aveva invitato i propri cittadini e residenti a non recarsi in USA a causa delle leggi omotransfobiche introdotte in diversi stati americani.

Non ci sarà da stupirsi se i conservatori canadesi cercheranno di seguire quanto fatto da New Brunswick e Saskatchewan. Le persone trans* e non-binarie nel corso del 2023 sono state continuamente sotto attacco da parte di gruppi anti-LGBT.

Logo della campagna "No Space for Hate". Vessillo delle proteste condotte dalla comunità 2SLGBTQIA canadese contro la destra e le organizzazioni anti-queer.
Logo della campagna “No Space for Hate“. Vessillo delle proteste condotte dalla comunità 2SLGBTQIA canadese contro la destra e le organizzazioni anti-queer.

La contro-offensiva queer e trans* è in atto. Proteste e contro-proteste stanno animando l’autunno canadese. Ma il fatto che la queer-fobia stia avanzando così rapidamente in Canada è un segnale allarmante per tutt* noi.

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