La 76ª edizione del Festival di Cannes è stata vinta dal film francese Anatomie d’une chute, con Justine Triet 3a regista di sempre a far sua la Palma d’Oro dopo Jane Campion e Julia Ducournau. L’Italia è purtroppo rimasta a bocca asciutta, con Nanni Moretti, Marco Bellocchio e Alice Rohrwacher snobbati dalla giuria capitanata dal regista Ruben Östlund.
La Queer Palm, premio dal 2010 assegnato ai film a tematica LGBTQIA+ presentati nel corso dell’intero Festival, è invece andata a Monster di Hirokazu Kore-eda, premiato anche con il Prix du scénario a Yūji Sakamoto. Monster è una storia divisa in tre atti che segue più personaggi e si apre come una matrioska scena dopo scena, rivelandoci che nulla è davvero come sembra: dal piccolo Minato (Kurokawa Soya), bambino di dieci anni che si comporta sempre più stranamanete davanti alla mamma Nori (Ando Sakura) e al signor Hori (Nagayama Eita), professore all’apparenza violento: perché Minato si è tagliato i capelli da solo ed è tornato senza una scarpa? Chi è il bullo? Lui, l’insegnante, o la scuola? Monster è soprattutto la storia della nascita di un sentimento, quello tra Minato e il piccolo Yori, tormentato da un padre che gli impone la propria ‘mascolinità’. È un’amicizia ma forse qualcosa di più, un tenero segreto che non può essere svelato ad alta voce e confonde chiunque guarda all’esterno.
Monster arriverà nei cinema d’Italia grazie a LuckyRed.
La giuria presieduta da John Cameron Mitchell (presidente), al fianco di Isabel Sandoval, Louise Chevillotte, Zeno Graton (Le Paradis) e Cédric Succivalli, ha voluto premiare il nuovo film dello straordinario regista giapponese, già Premio della giuria per Father and Son e Palma d’oro per Un affare di famiglia. Il premio per il miglior cortometraggio è invece andato a “Boléro” di Nans Laborde-Jourdàa. Protagonista un uomo che torna nella propria città natale per visitare la madre. Un ritorno che riaccenderà ricordi sepolti, ma anche desideri a lungo silenziati che presto lo travolgeranno.
A seguire tutti i premiati di Cannes 2023 e tutte le Queer Palm del passato.
Cannes 2023, il Palmarès
Palma d’oro: Anatomie d’une chute, regia di Justine Triet
Grand Prix Speciale della Giuria: The Zone of Interest, regia di Jonathan Glazer
Prix de la mise en scène: Trần Anh Hùng per La Passion de Dodin Bouffant
Prix du scénario: Yūji Sakamoto per Monster
Prix d’interprétation féminine: Merve Dizdar per Kuru otlar üstüne
Prix d’interprétation masculine: Kōji Yakusho per Perfect Days
Premio della giuria: Kuolleet lehdet, regia di Aki Kaurismäki
Palma d’oro onoraria: Michael Douglas e Harrison Ford
Queer Palm, i vincitori
2010: Kaboom, regia di Gregg Araki (Stati Uniti/Francia)
2011: Beauty (Skoonheid), regia di Oliver Hermanus (Sudafrica/Francia)
2012: Laurence Anyways e il desiderio di una donna… (Laurence Anyways), regia di Xavier Dolan (Canada)
2013: Lo sconosciuto del lago (L’Inconnu du lac), regia di Alain Guiraudie (Francia)
2014: Pride, regia di Matthew Warchus (Regno Unito)
2015: Carol, regia di Todd Haynes (Stati Uniti)
2016: Les vies de Thérèse, regia di Sébastien Lifshitz (Francia)
2017: 120 battiti al minuto (120 battements par minute), regia di Robin Campillo (Francia)
2018: Girl, regia di Lukas Dhont (Belgio)
2019: Ritratto della giovane in fiamme (Portrait de la jeune fille en feu), regia di Céline Sciamma
2020: a causa della pandemia di CoViD-19, il festival non ha avuto luogo
2021: Parigi, tutto in una notte (La Fracture), regia di Catherine Corsini
2022: Joyland, regia di Saim Sadiq
2023: Monster, regia di Hirokazu Kore’eda
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