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CHE DISASTRO IL COMING-OUT

“Mamma, papà, il mio amico etero che conoscete in realtà è il mio ragazzo”. Apriti cielo. “Tu non sei nato così, puoi cambiare” dicono loro. Ma una mamma dell’Agedo consiglia: “Educali con pazienza”.

CHE DISASTRO IL COMING-OUT - leo23 3 - Gay.it
2 min. di lettura

Che disastro il coming-out…. tutto avrei pensato ma mai una reazione del genere. Dopo un anno e mezzo di bugie a fin di bene messo alle strette ho dovuto fare la mia confessione. Ho detto ai miei genitori che ho una relazione con un uomo che loro conoscono molto bene come mio amico “etero” compagno di avventure “etero” indicibili ect ect. Il viso di mio padre ha cambito espressione, mia madre ha cambiato tutti i colori della tavolozza.
Tutto nasce naturalmente dal fatto che prima avevo avuto una storia di 6 anni con una ragazza e naturalmente per loro questa non può essere che una infatuazione. “Tu non sei nato così” mi hanno detto, “tu non meriti questo, devi scendere dal tuo orgoglio”, e poi proseguendo con ulteriori torpiloqui e svariate supposizioni e affermazioni. Mi sono scusato per le mie falsità e mi sono giustificato dicendo loro che mi aspettavo la loro funesta reazione. Mi hanno persino detto che potrebbero aver capito se già da piccolo avessi avuto tendenze “particolari” ma io, così maschio, non sono nato così. Ho tentato di spiegare loro che lo stereotipo dell’omosessuale tirato a lustro, effeminato, platinato con le unghie colorate e le ciglia strarifatte se lo devono togliere dalla testa.
Per carità il giorno dopo mio padre si è scusato ma mi ha posto una serie di paletti del tipo “mi devi promettere che lo molli” e mia madre “guarda che anche tuo cugino è uscito dalla droga” come fosse una droga… Che cosa fare, io amo il mio ragazzo, ci sto bene, non vedo l’ora di vederlo e di passare il mio tempo con lui. Ho persino proposto loro di andare via da casa, ma niente non se ne parla. Adesso sono bastonato da una parte e dall’altra. Loro mi perseguitano, lui mi assicura che farà di tutto per non mollarmi. Che faccio? Mi devo ritirare a vita claustrale? Oppure comincio a “sculettare” per casa per far vedere lo stereotipo dell’omosessuale?
Complimenti ancora per la rubrica mi siete stati vicini in questo periodo ciao
Emanuel

Bravo, sei forte e coraggioso. Continua cosi’, sei sulla strada giusta e non sei bastonato da tutte e due le parti, se il tuo uomo ti sostiene. Ora che il dado è tratto, mi sembra che discutere faccia solo bene, perché i tuoi, tra un pregiudizio e l’altro, cercano di capire, anche se dicono cose sbagliate. Sta a te “educarli” con un po’ di pazienza e dolcezza. Non esasperare i toni, ma resta saldo sulle tue posizioni. Devi capire che razza di choc è per loro. Lasciali sfogare. In fondo, mettendoti alle strette, ti hanno facilitato il compito, il primo atto di coraggio per capire la verità l’hanno fatto loro. Dagliene atto, la loro reazione non è spropositata, ci sono i margini per una trattativa di civile convivenza senza rompere i rapporti. E poi, il fatto che hai avuto una ragazza a lungo non facilita la loro comprensione.Diranno che il tuo “lui” ti ha traviato, se non l’hanno ancora detto.Se i tuoi si sentono isolati, come è probabile, segnala loro l’ AGEDO piu’ vicina, chissà che non vengano a bussare alla nostra porta…Tu sii te stesso, non metterti a sculettare e coraggio, un po’ di tempo ci vuole. E non perdere l’ironia e l’ autoironia che ti ritrovi, aiutano a sopravvivere! Con simpatia
una mamma dell’ AGEDO

di AGEDO

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