I film lgbt L’Animale e Rafiki (Amica) saranno in concorso al 48° Giffoni Film Festival dedicato ad adolescenti e ragazzi, in programma dal 20 al 28 luglio nell’omonimo centro salernitano.
Questa nuova edizione ha come titolo ‘Aqua’ per riflettere sull’importanza dell’elemento dell’acqua e come non sia scontata la sua fruizione in molte zone del pianeta Terra. Per questo motivo non ci sarà un Red Carpet ma un Water Carpet necessariamente blu marino su cui sfileranno star e ospiti invitati.
Saranno ben 5601 i giurati da tre anni in su, provenienti da 51 Paesi del Mondo. Il cartellone prevede 100 film in concorso di cui 11 italiani, 13 anteprime, 6 eventi speciali, 21 concerti gratuiti e 200 spettacoli dello Street Fest.
Ferzan Ozpetek presiederà la compagine italiana coinvolta nelle masterclass con 500 ragazzi. In apertura, anteprima nazionale del cinecomic Ant-Man and the Wasp di Peyton Reed con Evangeline Lilly e Paul Rudd (quest’ultimo è tuttora nelle sale con la commedia gay A Modern Family), presenti entrambi in carne e ossa a Giffoni Valle Piana.
Il dramma austriaco L’Animale diretto da Katharina Mueckstein ha come protagonista la diciassettenne Mati (Sophie Stockinger) che sta preparando la maturità per poi iscriversi alla facoltà di Veterinaria sulle orme della madre. Mati frequenta un gruppo di motociclisti di cui è la sola femmina e si sente attratta dalla giovane e indipendente Carla conosciuta nello studio veterinario della madre di Mati. Nel frattempo costei scopre l’omosessualità del marito Paul e ne rimane inevitabilmente sconvolta.
“Quanto, noi persone moderne, siamo davvero libere? – si chiede la regista – La resistenza individuale, il coraggio di liberare l’identità e la sessualità personali sono il più grande potenziale rivoluzionario dei nostri tempi”.
È invece il primo film kenyota selezionato al Festival di Cannes Rafiki (Amica) di Wanuri Kahui, anche sceneggiatrice e coproduttrice. Tratto dal pluripremiato racconto Jambula Tree di Monica Arac, racconta l’innamoramento di Kena (Samantha Mugatsia) e Ziki (Sheila Munyiva) in un villaggio ugandese, dove l’omosessualità è illegale – si rischiano 14 anni di carcere – come in altri 37 Paesi africani su 54.
Le due ragazze si conoscono quando i loro padri entrano in competizione per un seggio nel Consiglio Direttivo di Nairobi. Quando la loro amicizia si trasformerà in amore, dovranno combattere contro l’omofobia diffusa nella società kenyota.
Il Kenyan Classification Board ha vietato la distribuzione del film in Kenya perché “affronta il tema dell’omosessualità col chiaro intento di promuovere il lesbismo in Kenya, contro le leggi e i valori dominanti nel Paese. È immorale trasmettere contenuti che glorificano i vizi. Il 99% dei cittadini è d’accordo con noi”.
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