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Coppia gay si sposa mentre Donald Trump viene incriminato, la foto è virale

L’immagine di Daniel e Chris, sorridenti e felici con alle loro spalle la folla in attesa dell’omotransfobico Trump, è puntualmente diventata virale.

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Donald Trump è ufficialmente diventato il primo ex presidente della storia degli Stati Uniti d’America a finire “in stato d’arresto”, a New York, con 34 capi d’imputazione.

Il tycoon, che punta al bis presidenziale nel 2024, sarà processato probabilmente all’inizio del prossimo anno. Trump avrebbe pagato, poco prima delle elezioni del 2016 poi sorprendentemente vinte, per ‘tacere’ alcune “vicende imbarazzanti”, ovvero 2 ex amanti e un presunto figlio illegittimo. Soldi versati per evitare scandali durante la corsa presidenziale contro Hillary Clinton.

Ebbene mentre Trump faceva il suo ingresso in tribunale, tra ali di folla e centinaia di fotografi e telecamere, una coppia gay ha deciso di celebrare il proprio anniversario d’amore sposandosi presso l’ufficio del registro di New York, proprio mentre il vecchio Donald si presentava in aula per essere ufficialmente incriminato. A darne notizia il giornalista Ben Collins, via social.

Daniel e Chris si sono incontrati un anno fa oggi“, ha twittato Collins. “Ecco perché, qualche settimana fa, hanno deciso di sposarsi questo pomeriggio. Hanno appena lasciato la cancelleria giudiziaria proprio mentre arrivava la notizia che il corteo dell’ex presidente Donald Trump stava giungendo in tribunale“.

L’immagine di Daniel e Chris, sorridenti e felici con alle loro spalle la folla in attesa dell’omotransfobico Trump, è puntualmente diventata virale.

Non possiamo normalizzare e non normalizzeremo una condotta criminale”. “Trump ha fornito 34 false dichiarazioni per coprire altri reati. Questi sono reati penali nello Stato di New York. A prescindere da chi li abbia commessi“, ha tuonato il procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, che ha chiesto protezione per i testimoni.

È stata fissata per il 4 dicembre la prossima udienza del processo all’ex presidente, ufficialmente in “stato d’arresto” ma rilasciato senza restrizioni pre-processuali, ovvero alla vigilia del via alle primarie repubblicane. Una storica prima volta, quella di un presidente ‘arrestato’, che Trump vorrebbe rigirare a proprio favore, indossando gli abiti della vittima perseguitata.

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