Joe Biden da una parte, Donald Trump dall’altra. Come nel 2020, ma con 4 anni in più sulle spalle per l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America e l’ultimo ex presidente degli Stati Uniti d’America.
Dopo la discussa riconferma di Biden, che punta ad un clamoroso bis presidenziale all’età di 82 anni, anche il tycoon ha ribadito l’intenzione di tornare a correre per le presidenziali americane. Super ospite del CPAC, convention dei conservatori, Trump è tornato a tuonare contro la comunità trans, ribadendo ancora una volta che se dovesse tornare alla Casa Bianca vieterà alle donne transgender di poter gareggiare in qualsiasi sport.
Due ore a ruota libera per il tycoon, che ha definito “criminali” Joe Biden e suo figlio Hunter, per poi dirsi sicuro che solo e soltanto lui potrà “evitare la terza guerra mondiale“. Non contento, ha attaccato i Paesi Nato che a suo dire dovrebbero elargire gli stessi soldi degli States a favore dell’Ucraina, promesso di costruire altri 300 km di muro al confine con il Messico in modo tale da “fermare gli immigrati“, di “licenziare tutti i burocrati”, di “salvare” il Paese dai marxisti, comunisti, dai drogati e dall'”oblio” a cui senza di lui sarebbe destinato. Alla convention ha partecipato anche Jair Bolsonaro, ex presidente del Brasile fresco di sconfitta contro Lula che ha definito “semplicemente eccezionale” il suo rapporto il rosso Donald.
“Cacceremo Joe Biden dalla Casa Bianca, dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato”. “Siamo un Paese in declino, ma non saremo mai un Paese socialista“, ha tuonato Trump tra gli applausi dei pesenti, che l’appoggiano in larga maggioranza a differenza dell’establishment repubblicano che vorrebbe voltare pagina, affidandosi magari al giovane e lanciato Ron De Santis, attuale governatore della California. Ma Trump non molla, tanto da dirsi pronto a sfidare chiunque alle inevitabili primarie di partito che prenderanno forma tra pochi mesi.
Dall’Italia, nel dubbio, è subito arrivato l’abbraccio del principale partito di maggioranza, Fratelli d’Italia. Carlo Fidanza, Capodelegazione di FDI al Parlamento europeo, ha infatti presenziato alla convention dei conservatori, applaudendo in tutto e per tutto il “programma politico” urlato da Trump.
“Il dibattito ha ancora una volta evidenziato i tanti punti in comune” con FDI, ha precisato Fidanza, prima di snocciolare i famigerati temi trumpiani evidentemente condivisi dalla destra italiana.
Ovvero “la battaglia sui valori contro l’indottrinamento gender nelle scuole, contro il fenomeno crescente dei trans che in molti sport gareggiano con le donne. La libertà di scelta scolastica delle famiglie, la libertà della famiglia dal punto di vista educativo, la difesa della vita, contro la censura e la propaganda a senso unico di quello che loro chiamano i “fake news media”, contro la cancel culture che vuole abbattere simboli e linguaggi della nostra civiltà”. “Sullo sfondo la polemica mai spenta sulle irregolarità elettorali del 2020“, ha incredibilmente concluso Fidanza, tornando sulle indicenti teorie del complotto sull’elezione del 2020 che vide Biden vincere regolarmente davanti a Trump, ridando così forza all’ipotesi di una ridicola illegittimità dell’attuale presidenza.
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